Continuano le lamentele e proteste degli ex lavoratori dello Zuccherificio nei confronti delle autorità politiche Sisentono presi in giro soprattutto da chi dovrebbe tutelarli
29 Ottobre 2018(PressMoliLaz) Termoli (CB), 29 ott. Sono trascorsi ormai 20 giorni dall’ultimo incontro, convocati dal presidente del Consiglio regionale, presente il sottosegretario alla presidenza, l’Assessore allo sviluppo economico e lavoro, presente il dirigente alla struttura e una discreta presenza dei capi gruppi delle forze politiche: Iorio, Greco, Calenda e altri. Fino a questo momento, ancora non riceviamo una risposta alle nostre proposte. Erano presenti anche i rappresentanti di categoria sindacale. Secondo noi, al dire il vero, avrebbero fatto meglio a non essere presenti, visto che due di loro, hanno esternato interventi, come sempre, a favore della politica. Forse, è il caso di dirlo, hanno più a cuore la Gam per cui si battono con maggiore vigore. Vogliamo ricordare un po’ a tutti, che il giorno in cui occupammo il Consiglio regionale, i sindacati sono andati via consigliandoci di firmare non si sa cosa, ma noi abbiamo dimostrato che possiamo fare a meno di loro sia per gli incontri che durante i presidi. Ci sentiamo presi in giro da tutti, soprattutto da chi ci dovrebbe tutelare. I nostri sindacati si dovrebbero vergognare per non aver difeso persone che oggi vivono in grande difficoltà. Siamo passati da un tenore di vita accettabile, alla povertà. Per non parlare dei regionali, mai presenti a nessun incontro. Sono sempre impegnati, probabilmente, la grave situazione in cui ci troviamo, noi ex lavoratori dello zuccherificio, non deve interessargli molto. L’ex assessore Veneziale, a suo tempo, emanò un bando per i lavori di formazione. In quella circostanza, ricordiamo la presenza assidua di un regionale, che poi venimmo a sapere, organizzava questi corsi (74 € ora per ogni partecipante). Da un anno a questa parte è scomparso. Cosa dire degli altri? Solo fumo e niente arrosto! La cosa più allucinante è che i sindacati nazionali non conoscono il problema, al punto che, a molti di loro, abbiamo dovuto spiegare come stanno effettivamente le cose e chi fa parte degli ammortizzatori. Un’altra cosa inspiegabile, è che i nostri regionali, fino ad oggi, non ci hanno dato nessun consiglio su come muoverci per trovare soluzioni adeguate.