Sostegno ai parlamentari affinchè possano intervenire sulla questione del Viadotto Sente
30 Ottobre 2018(PressMoliLaz) Isernia, 30 ott. Si susseguono a mezzo stampa proclami, conferenze stampa, dichiarazioni da parte della Regione , della deputazione parlamentare, dei sindacati sulla presunta imminente riapertura del Viadotto Sente. Poiché l’arteria è di competenza della Provincia di Isernia mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni :
• Il Viadotto in questione è chiuso al traffico dal 13/09/2018 con ordinanza n. 77 della Provincia di Isernia , a seguito verifiche effettuate con by bridge e relazione tecnica effettuata dall’Ing. Di Cristinzi Umberto ;
• La Provincia di Isernia , dopo la chiusura , ha inoltrato la relazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e al Provveditorato alle OO.PP. , nonché alla Regione , chiedendo risorse finanziarie per la riapertura ;
• Successivamente si suggeriva alla Regione Molise di riprogrammare le risorse già assegnate alla Provincia per la sistemazione delle strade provinciali in Alto Molise sulle risorse POR Asse Viabilità minore , al fine di sistemare la strada alternativa ex Istonia , studio di fattibilità per la riapertura del Viadotto Sente, adeguamento e messa in sicurezza del Viadotto Verrino , per un totale di 1,250 milioni ;
• La Regione Molise con determina dirigenziale n. 453 del 3/10/2018 assegnava 1milione 150.000 € per la messa in sicurezza degli stessi e la viabilità alternativa ;
• La Prefettura di Isernia convocava diversi tavoli con tutti i soggetti interessati ( Regioni Molise e Abruzzo, Prefettura Chieti, Province Isernia e Chieti, Cerella , Corpi di Polizia , Asrem e VV.FF. ) per monitorare lo stato di attuazione dei programmi, le misure adottate per la progettazione , messa in sicurezza e assicurazioni per il trasporto dei pendolari da e verso l’Abruzzo con Autoveicoli fino a 3,5 t. e Minibus fino a 5,6 t. ;
• La strada alternativa veniva ripristinata in tempi record dalle due Province , approntati i progetti relativi agli interventi finanziati dalla Regione Molise ;
• Si susseguivano le interrogazioni dei parlamentari molisani e non in materia : 25/9/2018 atto n. 4-00595 Senatore Marco Marsilio FdI al MIT con risposta scritta ; On.le Annaelsa Tartaglione FI 27/9/2018 atto n.3-00202 al MIT con risposta orale ; 2/10/2018 Sen. Luciano D’Alfonso PD al MIT atto n. 3-00241 con risposta orale;
• Numerose le adunanze e assemblee comunali svolte in Abruzzo e Molise con una copiosa deputazione parlamentare, di cui non abbiamo avuto contezza se non a mezzo stampa ;
• Successivamente in data 23/10/2018 la Commissione Infrastrutture e Trasporti della Camera licenziava il DL 109/2018 A.C. 1209-A con il quale all’art. 40 bis , “Autorizza, al solo fine di permettere la riapertura al traffico del Viadotto Sente, la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2018 “ e ancora , facendo riferimento alla interrogazione del Sen. D’Alfonso del 2/10/2018 , che lo stesso viadotto fa parte della S.S. 86 Istonia che è passata alla Regione Molise in ottemperanza al DPCM 12/10/2000;
• Va rimarcato che di questa copiosa attività parlamentare la nostra Provincia ha avuto contezza solo in sede di richiesta atti del Ministero Infrastrutture e Trasporti , per il tramite della Prefettura , in quanto necessari alle risposte degli interroganti per sindacato ispettivo.
In conclusione , la Provincia di Isernia , titolare dell’arteria su cui insiste il Viadotto Sente che collega i Comuni di Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino ,poiché a seguito della chiusura dello stesso ha operato per garantire comunque i collegamenti tra Abruzzo e Molise, consapevole della importanza di questa arteria , plaude allo sforzo dei parlamentari teso al recupero di risorse fondamentali per la riapertura del Sente, sarebbe però utile se queste attenzioni trovassero un momento di sintesi tra i soggetti interessati al tema della viabilità, tra cui Regione Molise, Province ed ANAS e alla successiva presa in carico ad ANAS..
Si comprende l’imbarazzo alla interlocuzione del Movimento 5 Stelle con un Ente ( la Provincia ) di cui non riconosce la validità e del quale farebbe volentieri a meno ma, l’attuale Costituzione e l’attuale legislazione, ne confermano la titolarità in materia di viabilità provinciale.