Celebrata a Fondi la ‘Festa di Nonni’
3 Ottobre 2019(PressMoliLaz) Fondi (LT), 03 ott. In occasione della “Festa dei nonni” – istituita con la Legge n. 159 del 31 Luglio 2015 e che si svolge ogni anno il 2 Ottobre – l’Amministrazione comunale di Fondi ha organizzato un incontro pubblico, molto partecipato, che si è svolto nella mattinata odierna presso la Sala convegni del Castello Caetani.
Con il Sindaco Salvatore De Meo hanno preso parte all’iniziativa gli Assessori ai Servizi sociali Dante Mastromanno e alle Politiche della Scuola Beniamino Maschietto e i Consiglieri comunali Franco Carnevale e Rita Di Fazio.
Oltre a rappresentanti del Centro Sociale Anziani “Domenico Purificato” la platea ospitava delegazioni della classi di prima Media dell’I.C. Amante. Gli alunni hanno letto poesie e pensieri dedicati ai nonni ed hanno esposto coloratissimi cartelloni grafici e testuali frutto di lavoro in classe.
«Con questa iniziativa – ha affermato il Sindaco De Meo nel corso del festoso incontro – L’Amministrazione ha voluto contribuire a focalizzare l’attenzione sui nonni, figure importantissime nei contesti familiari e che purtroppo nella società odierna vengono troppo spesso messe in disparte, quando in realtà costituiscono una cassaforte di ricordi e valori e una preziosa ricchezza che è doveroso riscoprire e valorizzare. Proprio le famiglie rappresentano il contesto entro il quale i nonni e gli anziani tutti possono continuare ad esercitare un ruolo attivo, e al tempo stesso ricevere sostegno e assistenza».
Durante la cerimonia è stata ricordata la più anziana cittadina di Fondi, nonna Elpidia Tammetta, che la scorsa estate ha compiuto ben 107 anni.
In segno di riconoscimento nei confronti di chi ha speso la propria vita per la famiglia, il lavoro e la crescita della comunità fondana sono state consegnate dal Sindaco ad alcuni centenari o a loro familiari delle pergamene celebrative in quanto «preziosi testimoni di un secolo di storia della nostra comunità»: oltre ad Elpidia Tammetta (nata il 28 Luglio 1912), ad Armando Quadrino (2 Agosto 1913), Antonio Razzino (16 Marzo 1916), Vincenza D’Angelis (22 Luglio 1919) e a Pasquale Penelope (24 Giugno 1918), che ha riassunto la sua «vita agitata», l’esperienza nel campo di concentramento dove fu rinchiuso negli anni della guerra, il rapporto con suo nonno e quello attuale con i suoi 9 nipoti e 6 pronipoti: «Mi considero un loro “sacerdote”, perché ogni fine settimana vengono a trovarmi per parlare dei loro problemi e per chiedermi consigli».