Il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta compie cinquantacinque anni. Venerdì e Sabato prossimi le celebrazioni. Il sindaco Paglione: «Celebriamo uno dei nostri fiori all’occhiello. Da sempre abbiamo creduto nelle sue enormi potenzialità. Ora vogliamo farne un laboratorio per la sostenibilità ambientale, per certificare le qualità del nostro ambiente»
24 Ottobre 2019(PressMolilaz) Capracotta (IS), 24 ott. Fine settimana di festa a Capracotta. Una festa speciale per un compleanno particolare. A compiere gli anni è infatti il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta che celebra i suoi cinquantacinque anni. Un traguardo importante per quello che è divenuto un vero e proprio fiore all’occhiello per tutto il Molise sia per le sue peculiarità – si tratta di un orto botanico naturale che si trova a 1550 m s.l.m ed è tra i più alti in quota in Italia – che per le attività che vi si svolgono – è un centro di conservazione, ricerca e formazione, atto a coadiuvare la programmazione e le azioni rivolte alla valorizzazione del territorio attraverso l’importante tematica della biodiversità. Tutto con un’attenzione particolare rivolta ai disabili: com’è noto qualche tempo fa è stato inaugurato un percorso sensoriale e tattile per gli ipovedenti.
L’orto botanico è gestito da un Consorzio formato dal Comune di Capracotta, dall’Università degli Studi del Molise e dalla Regione Molise.
Le due giornate saranno un’occasione – oltre che di festa – di incontro tra istituzioni cittadine, amici del giardino, studenti ed esperti di biodiversità, flora e aree interne per rinnovare e rilanciare il valore culturale e sociale di un Giardino che, da lungo tempo, si propone come sede di ricerca e di diffusione delle conoscenze naturalistiche. Venerdì 25 ottobre, dopo i saluti istituzionali, previste le relazioni di Carlo Blasi (Fondazione per la Flora Italiana), Fabio Renzi (Segretario generale di Symbola), Lucina Caravaggi (urbanista e paesaggista, “Sapienza”, Università di Roma), Giampiero Ciaschetti (botanico, Parco della Majella), Aurelio Manzi (saggista), Paola Fortini, Carmen Giancola, Marco Marchetti, Stefania Scippa e Angela Stanisci (GFA – Università del Molise).
Le tematiche affrontate sono di grande importanza: Conservazione e valorizzazione della Biodiversità ed i valori ambientali, naturali e sociali delle aree interne. A conclusione della giornata si terrà la tavola rotonda “Tra ricordi e nuove opportunità nelle missioni didattica e informativa”, e l’inaugurazione di un’opera commemorativa. Il 26 ottobre i festeggiamenti continueranno con l’iniziativa “Viaggiare a occhi chiusi nel Giardino” in collaborazione con l’Associazione APRI onlus – Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti -Molise.
«In questi giorni che sono di festa – dice il sindaco Paglione – voglio rimarcare l’impegno che il Comune ha profuso nel corso degli anni per arrivare a questi risultati. Abbiamo da sempre creduto in questo progetto, che negli anni è divenuto un vero gioiello, simbolo della conservazione della flora dell’Appennino e motivo di orgoglio per tutto il Molise, autentico tempio della biodiversità vegetale. Si sa che le cose non accadono mai per caso e se oggi possiamo festeggiare questo importante traguardo è grazie all’impegno di molte persone e dei rappresentanti delle istituzioni – in primis l’Università del Molise e la Regione – che nel tempo hanno creduto nel progetto, avendo sempre il Comune al loro fianco. Naturalmente, come è nostro costume, non ci sediamo sugli allori: vogliamo guardare avanti, con l’obiettivo di realizzare un laboratorio per la sostenibilità ambientale che servirà a dare evidenze scientifiche alle ben note qualità del nostro ambiente. Naturalmente, senza mai dimenticare la sua vocazione e l’altro grande tema che accompagna l’attività del Giardino: l’attenzione al tema dell’accessibilità ai più deboli e ai diversamente abili».