“Istituzione Consulta della famiglia”: favorire la partecipazione familiare in ambito sociale, culturale e politica
26 Ottobre 2019(PressMoliLaz) Campobasso, 26 ott. Il Consigliere Filomena Calenda ha presentato un proposta di legge –contraddistinta con il n. 101- avente ad oggetto: “Istituzione Consulta della famiglia”. La pdl, in armonia con quanto disposto dalla Costituzione italiana che riconosce e sostiene la famiglia quale soggetto sociale e nucleo fondante della comunità, istituisce la Consulta regionale della famiglia. La Consulta – si rileva nell’articolato- svolge funzioni di impulso e sostegno alla realizzazione, da parte dell’Amministrazione regionale, di politiche rispettose del principio di sussidiarietà e dei diritti della famiglia, con attività consultive, propositive e di attiva collaborazione alle politiche e agli interventi che la regione rivolge alle famiglie. Nel testo della proposta di legge vengono indicati come compiti specifici dell’istituendo organismo: a) la promozione e la salvaguarda i valori della famiglia (è il luogo fisico e simbolico dove si promuove a crescita, lo sviluppo, il sostegno e il benessere di tutti i componenti il nucleo familiare); b) favorire la partecipazione attiva della famiglia alla vita culturale, sociale e politica; c) favorire, in sinergia con l’Amministrazione regionale, politiche familiari che tutelino e sostengano le funzioni e i diritti della famiglia, favorendo interventi che permettano e/o agevolino la permanenza dei suoi componenti all’interno della struttura familiare; d) facilitare il confronto tra diverse esperienze in materia di politiche per la famiglia; e) promuovere iniziative tra Amministrazioni e territorio che rendano la comunità e le istituzioni più sensibili nei confronti della famiglia; nonché adeguate ai bisogni della famiglia; f) promuovere relazioni tra i diversi soggetti, istituzionali e non, che operano sul territorio regionale; g) esprimere, quando richiesto, pareri su tutte le materie di competenza regionale che riguardano le politiche familiari ed i relativi servizi. Sono organi della Consulta il Presidente, due vice Presidenti, il Segretario e l’Assemblea generale. Secondo il testo proposto fanno parte Consulta regionale della Famiglia i delegati degli Ambiti sociali territoriali, il delegato dell’assessorato alle politiche sociali e i delegati dei maggiori comuni (Campobasso, Termoli, Isernia, Larino, Bojano, Trivento, Riccia, Castelmauro), le associazioni –che ne faranno specifica richiesta- che svolgono attività senza scopo di lucro e che operino in modo continuativo per almeno due anni sul territorio regionale, aventi nello statuto attività in favore del nucleo familiare. La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare competente per l’espressione del parere di rito per poi giungere alla valutazione del Consiglio regionale.