Impatto pesante del lockdown sulle imprese molisane: quasi l’85% prevede cali di fatturato e solo una su tre pensa che non sarà compromessa l’attività futura
10 Giugno 2020(PressMoliLaz) Campobasso, 10 giu. Quale è stato l’impatto economico del lockdown, quali sono le aspettative e le azioni messe in campo dalle imprese per la ripresa delle attività?
La Camera di Commercio del Molise ha elaborato un’indagine volontaria tra le imprese locali per capire qual è il punto di vista degli imprenditori molisani sulla situazione contingente, sui bisogni che ha determinato per le imprese, sulle prospettive future e la percezione che hanno degli effetti che l’emergenza sanitaria ha prodotto e produrrà sul sistema economico.
Impatto del lockdown
L’impatto del lockdown è stato molto duro, con l’85% delle imprese che prevede cali di fatturato, la maggioranza (il 55%) con cali di oltre il 30%.
Il 30% ha avuto una riduzione fino al 30%, mentre solo il 2% non ha avuto riduzioni del fatturato e il 13% prevede un aumento.
Aspettative sulla ripartenza
Molto pessimistiche le aspettative di recupero. Solo il 25% degli imprenditori ritiene che i cambiamenti saranno temporanei e che ci sarà un graduale ma progressivo ritorno alla situazione precedente rispetto all’emergenza; il 31,6% è dell’avviso che, seppure considerevoli, i danni subiti in termini di riduzione della domanda e perdite, non comprometteranno la prosecuzione dell’attività.
Come le imprese stanno vivendo la ripresa delle attività
Durante la fase del lockdown le misure organizzative attuate dalle imprese, per far fronte alla situazione di emergenza, sono state nella maggior parte dei casi (76 imprenditori su 100) la limitazione delle attività, spesso associata (20 casi) a un forte (16%) o moderato (13%) ricorso a soluzioni digitali per il lavoro a distanza. In altri casi, si è trattato di una limitazione di attività derivante da una chiusura/sospensione imposta dalla normativa.
Quanto ai dati relativi agli strumenti introdotti per far fronte all’emergenza, il 49% degli imprenditori rispondenti ha dichiarato l’intenzione di ricorrere a strumenti per accrescere la liquidità; il 37% alla cassa integrazione guadagni per l’emergenza; il 21,4% alla moratoria sui finanziamenti.
Con riferimento ad ambiti specifici di supporto, il 96% degli imprenditori ritiene necessario un intervento per assicurare disponibilità di risorse finanziarie.
A seguire, il 19,4 e il 15,3 per cento hanno indicato, rispettivamente, le infrastrutture tecnologiche e di rete e le competenze digitali necessarie a gestire efficacemente e ottimizzare il rapporto con i propri clienti.
In relazione agli strumenti che vengono considerati utili al territorio nel suo complesso, in questo particolare momento, i rispondenti, nella maggior parte dei casi, segnalano il supporto e l’orientamento nella ricerca di agevolazioni e finanziamenti (75,5%), seguito da studi, ricerche e informazione economica e supporto e orientamento in tema di digitalizzazione (entrambi 21,4%); orientamento consulenza e supporto per la riconversione dei processi aziendali ricorre per 17,3 imprenditori su 100 e, infine, nel 12,2 per cento dei casi, è ritenuto utile, per il territorio, il Supporto e assistenza nella ricerca di partnership internazionali.
Si evidenzia inoltre che diversi intervistati hanno specificato che, ancor più di prima, la carenza infrastrutturale e le difficoltà conseguenti relative ai trasporti costituiscono problemi prioritari da risolvere per consentire al tessuto economico locale di fronteggiare anche questa crisi.
Conclusioni
Le imprese partecipanti hanno espresso, generalmente, una preoccupazione, legata sicuramente anche alla circostanza che tutta questa crisi si è innestata su un sistema che già veniva percepito come sofferente.
Quello che è emerge a gran voce conferma che l’esigenza prioritariamente manifestata è quella di strumenti per accrescere la liquidità.
A tale ambito sono da ricondurre le modulazioni e gli adattamenti effettuati sui progetti triennali che la Camera di Commercio del Molise realizzerà nel triennio 2020-2022 e che sono finanziati con l’incremento del 20% del diritto annuale. E’ stata effettuata una valutazione di scegliere come modalità operativa in questo anno 2020, l’erogazione di contributi e voucher alle imprese per favorire il rilancio produttivo. E ciò in linea con le priorità strategiche individuate per ognuno dei Progetti: dalla digitalizzazione alla formazione delle competenze del capitale umano, dall’internazionalizzazione alla gestione della crisi e il turismo.
Le imprese che stanno affrontando da qualche settimana la fase della ripartenza si trovano a dover riorganizzare, in molti casi, la propria attività, all’interno di interi settori e filiere che, necessariamente, si stanno adattando ad una “nuova normalità” nella quale hanno un ruolo preponderante la digitalizzazione, il cambiamento nei modelli organizzativi e di business, nuove competenze del capitale umano. Gli interventi tesi alla liquidità avranno come obiettivo proprio quello di supportare e contribuire a finanziare processi di riorganizzazione/innovazione aziendale, favorendo il rilancio anche del turismo, particolarmente e significativamente colpito dall’emergenza Covid, e l’internazionalizzazione, che continua a rappresentare un importante veicolo di sviluppo e crescita.