Grido d’allarme dei rappresentanti del movimento “Lanterne e grembiulini” su ripartenza scuola
27 Agosto 2020(PressMoliLaz) Campobasso, 27 ago 20 E’ stato presente al tavolo di lavoro sulla scuola, martedì 25 agosto dal movimento “Lanterne e grembiulini” un’ intesa come bene comune e come baluardo democratico, al fianco del Comitato Rodotà, dell’ex ministro all’istruzione Lorenzo Fioramonti, di diversi deputati e senatori, di sigle sindacali e tante associazioni. Si è trattato di un primo incontro in cui si sono discusse le proposte per la ripartenza delle scuole, declinate in sintesi doviziose, anche rispetto alle sollecitazioni lanciate nell’appello di Lanterne e grembiulini nel mese di giugno. Sono stati organizzati gruppi di lavoro che tempestivamente si incontreranno di nuovo per: analizzare aree tematiche nevralgiche – ad esempio sul versante della didattica, della logistica, della governance, dei diritti, dei trasporti, degli investimenti oculati dei fondi europei nella scuola, ecc.; apportare solleciti contributi; formulare ulteriori proposte mirate sia a dare risposte immediate alle criticità attuali dell’anno scolastico 2020-21, sia a fornire indicazioni in prospettiva.
L’incontro tra gli aderenti all’iniziativa “Lanterne e grembiulini” ha, invece, affrontato una riflessione sulla situazione specifica del Molise. Rispetto al versante edilizia scolastica, ci sono scuole molisane sicuramente pronte a ripartire, altre non ancora ma che potrebbero esserlo in breve tempo, altre per le quali si stanno tracciando ipotetici ulteriori spazi di destinazione per garantire davvero il distanziamento; a oggi si registrano difficoltà a avere definito il piano trasporti. Si invita, pertanto, la Regione Molise, la quale ha competenza sui trasporti extra urbani, sul calendario scolastico e che si fa carico senz’altro di monitorare e avere contezza tanto dello stato di avanzamento dei lavori nelle scuole del territorio regionale, quanto del tracciamento dei dati di diffusione del virus post estate, di ben valutare al fine o di ribadire l’inizio delle lezioni il 14 settembre o, viceversa, di farle slittare all’ultima settimana di settembre ( tra l’altro dopo il voto, che sembra sarà esercitato proprio negli edifici scolastici) o il primo ottobre.
Lanterne e grembiulini non può che auspicare di ricevere rassicurazioni circa la ripartenza della scuola in sicurezza.