PRC Roma: “Allarghiamo la mobilitazione contro la guerra, facciamo rispettare l’art.11 della Costituzione”. Appello del segretario Marco Bizzoni
20 Febbraio 2022(PressMoliLaz) Roma, 20 feb 22 Sabato 19, a Roma, oltre 1000 persone si sono ritrovate in Piazza Barberini contro i rischi di guerra alimentati dall’espansionismo ad est della NATO.
La proposta di manifestare per la Pace e richiamare tutti i contendenti alla ripresa di un dialogo che sopisse il rischio di un conflitto aperto è stato condiviso da realtà associative, politiche e sociali tra cui: ARCI Roma, ANPI, Rifondazione Comunista, Transform, PaP, USB, PCI, CUB, OSA, Un Ponte Per e decine di altre.
La pressione ansiogena che i media hanno fatto emergere in questi giorni, orientata considerare la Russia Paese aggressore è stata respinta. Nella manifestazione sono state ricontestualizzate le responsabilità degli Stati Uniti, della NATO e dell’atlantismo europeo. “ E’ una guerra – ha detto nell’intervento Giovanni Russo Spena, Rifondazione Comunista – voluta dal complesso industriale militare statunitense, per portare le armi nucleari della NATO a 80 chilometri delle città russe. Noi siamo concretamente pacifisti perchè siamo contro la guerra.” Tante sono state le voci di condanna che si sono espresse. “L’europa nasce sociale – ha detto Roberto Musacchio di Transform – ma oggi viene trascinata dall’atlantismo nella logica del capitalismo finanziario che oggi determina l’aumento delle bollette.” Appassionato l’intervento di Raul Mordenti che ricorda come: “Anche i media sono armi che l’imperialismo usa per legittimare le sue aggressioni”. Alfio Nicotra, “Un ponte Per”, richiama tutti alla mobilitazione. La società italiana deve riprendere la parola non può restare spettatrice di fronte ad una guerra in Europa. E’ necessaria una neutralità attiva dell’Italia che si esprima diplomaticamente nel rifiuto di ulteriori estensioni della NATO. “Per questo ci appelliamo al mondo cattolico, alle forze sindacali, alle forze dell’associazionismo perché tutti insieme nei prossimi giorni si metta in atto una mobilitazione che incida”.
Una manifestazione importante quella di Roma, perché evidenzia che in Italia c’è chi dice No all’atlantismo ed alla NATO, ma, nello stesso tempo, una manifestazione in cui tutte le realtà che l’hanno promossa, sono consapevoli della necessità di sviluppare un ulteriore lavoro affinché si ampli il fronte del contrasto alla guerra con realtà che ancora non sono state coinvolte. Per imporre al Parlamento ed al Governo di dare seguito alla strada maestra indicata dall’Articolo 11 della Costituzione.