Trivelle: Pd Molise, caro bollette non diventi ricatto Facciolla, sblocco permessi non risolve problemi
21 Febbraio 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 21 feb 22 “Adesso che l’Italia ha provato quanto sia appesa ad un filo in merito all’approvvigionamento energetico, anche perché negli anni passati si è fatto poco o nulla per incentivare la produzione di energie rinnovabili sul suolo italiano, il caro bollette sembra fungere da ricatto e l’urgenza di trovare soluzioni potrebbe allentare i controlli e farci rischiare trivellazioni selvagge”.
Lo afferma il segretario regionale del Pd Molise Vittorino Facciolla a proposito del progetto per le trivellazioni al largo della costa molisana per la ricerca di idrocarburi e della crisi ucraina.
“Sembra che, nell’ambito di una strategia nazionale dell’energia – prosegue – il Governo sia in procinto di sbloccare i permessi alle trivellazioni, permessi che erano stati sospesi grazie alla battaglia di tanti amministratori come me, all’epoca, nel 2015, assessore regionale all’Ambiente, e dei rappresentanti istituzionali di Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria”. Secondo Facciolla “basta fare due conti semplici per comprendere come, anche se riuscissimo a potenziare l’estrazione di gas nazionale non riusciremmo a far fronte al sempre maggiore fabbisogno energetico del nostro Paese”.
“Non ne abbiamo la capacità per quantità e qualità di risorse – evidenzia l’esponente del Pd – e non ci sono i tempi tecnici per il rilascio di nuove concessioni. Inoltre bisogna ricordare che l’aumento dell’estrazione andrebbe a favore delle grandi multinazionali, lo Stato infatti non è proprietario di ciò che si estrae quindi i benefici economici non ricadrebbero direttamente sugli italiani”.
Facciolla quindi conclude lanciando un appello alla mobilitazione: “La situazione sembra essere di fronte ad un vicolo cieco, ma in realtà non è del tutto così: le istituzioni, la politica, gli imprenditori possono ancora fare delle scelte, ma bisogna farle ora. Si può e si deve puntare alla semplificazione nelle autorizzazioni per le rinnovabili, al potenziamento degli strumenti per l’efficienza energetica, bisogna eliminare del tutto i sussidi che molte banche erogano sulle energie fossili che sono le più inquinanti e soprattutto c’è bisogno di un piano nazionale energetico in linea con gli obiettivi europei 2030”