Nuova seduta dell’assise regionale su alcune questioni rilevanti
23 Febbraio 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 23 feb 22 Presieduto dal suo Presidente, Salvatore Micone, si è riunito oggi il Consiglio regionale. Prima di iniziare i lavori il Presidente Micone ha ricordato la figura dell’ex Presidente della Giunta regionale, Luigi Di Bartolomeo, recentemente scomparso. L’Assemblea ha, quindi, rispettato in suo onore un minuto di silenzio. Dopo l’illustrazione del Relatore, Consigliere Vittorio Nola, l’Assise ha iniziato l’esame della proposta di legge n. 131, di iniziativa del Consigliere Armandino D’Egidio, avente ad oggetto “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio molisano”.
L’Assemblea, a seguito degli interventi dei Consiglieri Manzo, Greco e dell’Assessore all’Agricoltura Cavaliere, ha approvato con 11 voti favorevoli e 5 astenuti (i Consiglieri Nola e Manzo hanno annunciato l’astensione del loro Gruppo) il testo licenziato favorevolmente dalla Seconda Commissione. In particolare il nuovo atto normativo prevede che la Regione si impegni a tutelare e valorizzare il patrimonio di varietà vegetali, razze animali e ceppi microbici al fine di promuovere la sostenibilità degli ecosistemi agricoli molisani e le comunità rurali che vi operano. Al tal fine è prevista l’istituzione del “Registro regionale della biodiversità agraria e alimentare”, costituito da una sezione vegetale e da una zootecnica e microbica, al quale sono iscritte razze, varietà, popolazioni, ecotipi, cloni e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare.
Pertanto –si evidenzia ancora nell’articolato –, fatti salvi i diritti degli agricoltori su ogni pianta o animale iscritto nel Registro regionale, la Regione riconosce il patrimonio di conoscenze, innovazioni e pratiche delle comunità locali, rilevanti per la conservazione e la valorizzazione delle varietà, razze e ceppi microbici presenti nel territorio molisano, ne promuove, quindi, una più vasta applicazione anche con il consenso dei detentori di tale patrimonio, e favorisce l’equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzazione di tali conoscenze, innovazioni e pratiche all’interno delle medesime comunità locali, in attuazione dell’articolo 8 della Convenzione sulla diversità biologica delle Nazioni Unite, firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992, ratificata con legge 14 febbraio 1994, n. 124 e dell’articolo 9 del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. Inoltre, viene affidata ai Centri Sperimentali Dimostrativi (CSD) dell’ARSARP la tutela di tale patrimonio mediante la conservazione ex situ. Per il perseguimento delle finalità della legge, vengono poi definite le figure degli Agricoltori custodi (colori i quali coltivano –on farm- e che si impegnano alle conservazione, nell’ambito dell’azienda agricola, delle risorse genetiche di interesse agrario e alimentare del territorio molisano soggette a rischio estinzione o di erosioni genetica) e Allevatori custodi (coloro i quali allevano in azienda –on farm- e che si impegnano alle conservazione delle risorse genetiche animali del territorio molisano soggette a rischio di estinzione o di erosione genetica). Viene quindi istituita la “Rete di conservazione, tutela e salvaguardia del patrimonio di varietà vegetali, razze e ceppi microbici locali di interesse agrario e alimentare del territorio molisano”, impegnata a svolgere ogni attività diretta a mantenere in vita quella parte di patrimonio di varietà vegetali minacciato dal rischio di estinzione o erosione attraverso la conservazione ex situ e in situ.
Infine, si rileva nel testo approvato, che la Regione potrà attivare, anche in concorso con enti locali, associazioni e altri organismi, specifiche attività per il recupero e la conservazione della memoria storica legata alla diversità del patrimonio molisano d’interesse agrario. Di seguito il Consiglio regionale ha iniziato la discussione generale unificata su tre mozioni presentare rispettivamente dal Consigliere Greco, dai Consiglieri Fanelli e Facciolla, dal Consigliere Iorio sul completamento della SP n. 59 “Fresilia” in direzione Sprodasino. Hanno presentato i rispettivi atti di indirizzo i Consiglieri Greco e Iorio, sono seguiti gli interventi dei Consiglieri Pallante, Di Lucente, Fanelli, De Chirico e del Presidente della Giunta regionale Toma. Si è passati quindi alla votazione e delle tre mozioni ed è stata approvata all’unanimità quella presentata dal Consigliere Iorio, avente ad oggetto: “Realizzazione e completamento strada Fondo Valle Fresilia di collegamento F.V. Trigno e F.V. Biferno – provvedimenti urgenti”. Le altre due mozioni, invece, non hanno raggiunto il quorum necessario, 9 voti favorevoli e 9 contrari. In particolare, nel testo approvato, si ricorda come, secondo i dati aggiornati al 31 ottobre 2021, sul portale delle politiche di coesione in Italia, nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014 – 2020, sono previsti 40 milioni per la realizzazione e il completamento della strada Fondo Valle Fresilia, opera di importanza strategica per il territorio dell’Alto Molise in quanto posta a collegamento tra la F.V. Trigno e la F.V. Biferno.
Come pure si rileva nelle premesse dell’atto di indirizzo, che l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’ultimo tratto dell’arteria stradale, sarebbe previsto per il 1° marzo 2022, mentre il completamento sarebbe fissato per il 30 giugno 2025. Il progetto dell’opera, dunque, può dirsi pronto tanto che la Provincia di Isernia ha già chiesto il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e il PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale). Come anche si è già provveduto, lo scorso autunno 2021, a richiedere al Ministero dei Beni Culturali la decisione definitiva sul parere ambientale per pianificare l’attraversamento dell’arteria stradale sul territorio di Bagnoli. Pertanto il Consiglio regionale impegna il Presidente della Regione ad intervenire per rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono all’esecuzione dell’opera e che impediscono l’immediata appaltabilità.
L’Assemblea, infine, ha ripreso l’esame, iniziato lo scorso 8 febbraio, dell’ordine del giorno, a firma dei Consiglieri Fanelli e Facciolla, avente ad oggetto “Risorse per il settore del Sociale – Aumento quota cofinanziamento regionale dei Piani Sociali”. Sono intervenuti l’Assessore alle Politiche sociali, Filomena Calenda, il Consigliere Micaela Fanelli e il Presidente della Regione Donato Toma. Nello specifico l’ordine del giorno, che è stato poi approvato all’unanimità dall’Aula, muove della considerazione che: o la quota di cofinanziamento regionale 2021 dei Piani Sociali di Zona è stata ridotta del 75% rispetto alla previsione del Piano Sociale Regionale che allocava 1 milione di euro; o il taglio non è stato comunicato agli Ambiti in fase di approvazione del bilancio regionale; o si aggiunge il blocco del FNA 2020 con interruzione dei servizi già a partire da giugno (CSE, contributo caregiver, progetti di autonomia rivolti ai minori con handicap grave, affetti da autismo); o risulta una totale assenza di coordinamento a livello regionale, per cui gli Ambiti sono finanziati quasi solo con le risorse nazionali e comunitarie. Pertanto il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta a:
• appostare la quota regionale di cofinanziamento dei Piani Sociali pari a non meno di 673.000 euro annui. | Comunicato stampa n. 30/2022 3
• a rendere stabile, con programmazione almeno triennale, lo stanziamento di risorse a favore degli Ambiti Territoriali Sociali e dei relativi Piani Sociali di Zona;
• ad assicurare la tempestività dei flussi finanziari da trasferire agli stessi Ambiti;
• a promuovere un moderno ed efficiente sistema di integrazione socio sanitaria attraverso una nuova legge di riforma.