Isernia strisce blu, il Partito Comunista dei Lavoratori rimbrotta Castrataro: Voltare pagina significa abolizione immediata dei parchimetri Per il Sindaco invece esistono timori legali/finanziari che potrebbero ingenerarsi con la ditta appaltatrice in caso di abolizione
3 Aprile 2022(PressMoliLaz.) Isernia,03 Apr. 22 Se il sindaco stesso riconosce che non c’è alcun affidamento valido del servizio della gestione dei parchimetri, per bando illegittimo ed assenza di contratto (il quale non può neanche firmarsi per illegittimità palese degli atti propedeutici), è evidente che la società privata non ha mai avuto alcun titolo né per pretendere ed incassare i ticket, nè per far multare chi giustamente si rifiuta di pagare.
Il Comune di Isernia dovrebbe perciò essere conseguente: spegnere immediatamente i parchimetri e inibire le multe essendo essi pretesi sine titulo !
Noi invero lo abbiamo sostenuto da sempre con note e reiterate istanze depositate al Comune ed al Prefetto ben dettagliate in fatto e in diritto, peraltro confortate dalle tante sentenze giudiziali (aggiungendo l’assenza della delibera che fissa la tariffa dal 2019 in poi).
Dunque c’è persino il mezzo giuridico per fermare subito questa vessazione sociale causata dai consiglieri sodali e autori della famigerata delibera del 2018.
Ed invece ciò ancora non accade e non accadrà sin quando non sarà d’accordo la società privata, perché la nuova giunta ha timore di immaginifiche “conseguenze legali e finanziarie” .
Ma quale timore “legale finanziario” si può mai avere nel fermare la imposizione di ticket e multe che il sindaco stesso riconosce come non legittimi? Semmai tale timore sussisterebbe nel caso contrario !
E’ come dire: una persona fa il dipendente del comune senza contratto di assunzione oppure una ditta privata svolge un lavoro comunale senza alcun incarico o contratto… ma il Comune non può inibirgli l’attività abusiva per paura di “conseguenze legali e finanziarie”. Sic!
Nelle istanze da noi depositate al Comune ci sono anche riferimenti di giurisprudenza pacifica: quando la società che gestisce un servizio comunale è consapevole (o può esserlo con la normale diligenza professionale) delle illegittimità del bando – ma addirittura qui manca l’affidamento stesso e persino il contratto -, non solo non può pretendere alcun danno bensì può essere chiamata quale corresponsabile.
Vieppiù: se conseguenze legali e finanziarie vi fossero esse non dovrebbero in ultima analisi ricadere sul Comune, ma solo su chi si è reso personalmente responsabile di questo incredibile misfatto, e lo accerterebbe se del caso la magistratura contabile. Oggettivamente chi si “protegge”, il comune o i politici della destra potenziali responsabili e la stessa società privata?
Insomma più che diligente prudenza ci pare timore riverenziale verso “soggetti forti”, come di recente accaduto di fronte ad un ricco notabile consigliere incompatibile, della destra.
Sicuramente sul piano degli intenti e del dialogo democratico la suddetta posizione del nuovo sindaco Castrataro sulle strisce blu (come sul lotto zero), registra un passo avanti rispetto alla precedente giunta di destra, che perseverava nel disastro nonostante le contrarie evidenze sociali e giuridiche, con la stessa convinzione dei talebani di fronte ad una verità assoluta inventata da loro stessi.
Nondimeno “voltare pagina” rispetto alla precedente giunta nero-azzurra è altra cosa, significa rottura reale con la passata gestione, un’alternativa vera dal punto di vista sociale e democratico.
Su queste basi continueremo la nostra battaglia per l’abolizione immediata delle strisce blu con l’Associazione Antimafia A. Caponnetto, la Fiadel Isernia– Tutela Utenti – di Di Schiavi, ed ovviamente con il Comitato NO STRISCE BLU.
Cosi in una nota Tiziano Di Clemente Segretario del Partito comunista dei lavoratori – Molise –