Frosinone: azzerato il Fondo Comunale per l’Assistenza Domiciliare agli Anziani e Disabili Lo annuncia il movimento civico Lista Marini

20 Maggio 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Frosinone, 20 mag 22 Riceviamo e pubblichiamo: “Dal 2012 ad oggi, dopo 10 anni di governo della città di Ottaviani/Mastrangeli il settore dei Servizi Sociali è stato letteralmente depauperato.

Nell’indifferenza degli Amministratori del Centrodestra, infatti, è stato azzerato il Fondo Comunale per l’Assistenza Domiciliare agli Anziani e Disabili , è stato ridotto il Fondo per il Centro Sociale Integrato per Disabili e Minori e per il Gruppo Appartamento minori,  è stata chiusa la Ludoteca Comunale , risultano chiusi tutti i Centri Sociali Anziani,  inutilizzate o  abbondonate  Strutture come il Centro Polivalente di Corso Lazio, l’ex scuola materna di Madonna della Neve (ex ludoteca), un edificio sito in Piazza Scappaticci, 2 strutture adiacenti l’ex inceneritore realizzate con Fondi regionali e destinati a minori problematici e disabili privi di familiari in grado di assisterli, tutte strutture destinate al Sociale.

Inoltre, con il fisiologico pensionamento del personale tecnico in forza nel settore (5 assistenti sociali, 2 sociologhe e 2 psicologhe) oggi il Servizio Sociale Professionale conta 1 psicologo e 4 assistenti sociali di cui 1 che non ha mai preso servizio e un’altra che pare andrà via tra qualche mese.

 Infine il Comune di Frosinone è capofila del Distretto Sociale B, di cui fanno parte ben 23 Comuni per una popolazione di circa 184.000 abitanti. Per la gestione Distrettuale fu istituito, con Fondi Regionali, un apposito Ufficio di Piano composto  da 5 amministrativi e un tecnico, personale successivamente stabilizzato nell’organico del Comune capofila per tale funzione. Anche qui si è proceduto a distogliere 2 operatori destinandoli ad altri uffici, senza considerare il carico di lavoro che comporta la programmazione e gestione del Distretto B che risulta essere, dopo Roma Capitale, il più esteso della Regione Lazio.

Insomma, in 10 anni Ottaviani ha quasi smantellato un settore che era considerato dalle precedenti Amministrazione, il “fiore all’occhiello” del Comune di Frosinone  e tra i miglior della Provincia.

 Ma il  Disinteresse per il Disagio Sociale, mostrato dall’Amministrazione Ottaviani – Mastrangeli tocca il suo culmine con quanto abbiamo recentemente appreso sulla perdita dei Finanziamenti previsti dal PNRR.

Infatti, dal Decreto Direttoriale n° 94 del 06/05/2022 del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, emerge che il Comune di Frosinone, in qualità del Distretto B, ha ottenuto solo € 1.361.500 contro  € 5.621.500 ottenuti da Alatri (Distretto A), € 5.39.,500 da AIPES (Distretto C) e € 2.346.500 dal Consorzio del Cassinate (Distretto D).

Ci chiediamo che cosa non ha funzionato?

Sta di fatto che aver perso l’occasione di ottenere i nuovi Fondi del PNRR da parte del Comune Capoluogo, non solo è scandaloso ma condanna i Servizi Sociali  dell’intero Distretto B e i suoi cittadini fragili a un incerto e difficile futuro.

In particolare le linee di finanziamento per la povertà estrema Housing Fist e Stazione etc…il Comune non ha neanche presentato  domanda nonostante le pressanti richieste di interventi in tal senso da parte della stragrande maggioranza delle famiglie.

Di più, questa pessima Amministrazione è riuscita nell’incredibile successo di non riuscire ad aprire, in questi 10 anni, la Torre dei Cavoni, opera praticamente ideata e completata sotto le Amministrazioni Marzi e Marini, con i famosi Contratti di Quartiere,  e che il Comune non ha MAI aperto e che sarebbe servita a dare risposte concrete agli anziani del quartiere e non solo avendo, nei 7 piani, 2 piani destinati ai servizi sociali e 5 con mini appartamenti domotizzati per permettere una vita semplificata agli anziani soli.

Con la prossima imminente Amministrazione Marzi, la Lista Marini rimetterà in piedi un sistema di servizi sociali di livello eccellente, come ai tempi precedenti ai disastri di Ottaviani/Mastrangeli che hanno trovato denaro per tutte le manifestazioni più disparate, come la famosa biga della Passione vivente, ma non hanno trovato un euro per chi davvero aveva bisogno.”