Seduta del Consiglio regionale, vari gli argomenti trattati tra cui la stipula di un accordo per differenziare gli imballaggi in plastica
8 Ottobre 2019(PressMolilaz) Campobasso, 08 ott. Si è tenuta nel pomeriggio di ieri (07.10.19) la seduta del Consiglio regionale dedicata agli atti di indirizzo. In particolare il Consiglio regionale, Presieduto dal Presidente Salvatore Micone, ha esaminato gli argomenti rinvenienti dalla precedente seduta dello scorso 3 ottobre, aggiornata ad oggi, dell’Assemblea. In particolare l’Assise ha approvato all’unanimità una mozione a firma del Consigliere Patrizia Manzo, ad oggetto “Piano regionale delle attività estrattive (PRAE)”. Dopo l’illustrazione della proposta all’aula da parte del proponente, nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Di Lucente, Facciolla e l’Assessore competente Niro. Nello specifico l’atto di indirizzo prende atto che la legge regionale n.11 del 2005 prevede che la pianificazione dell’attività estrattiva attraverso la redazione del PRAE, Piano Regionale delle Attività Estrattiva. Ciò al fine di rendere compatibili le esigenze di carattere produttivo con quelle di salvaguardia dell’ambiente, del territorio e delle vocazioni agricole. Piano che però dopo 15 anni non risulta ancora essere stato adottato. Pertanto il Consiglio impegna il Presidente della Giunta regionale a predisporre entro 120 giorni un report analitico finalizzato all’adozione del piano per le attività estrattive (PRAE). L’Assemblea ha inoltre approvato, sempre all’unanimità, una mozione a firma del Consigliere Patrizia Manzo avente ad oggetto: <<“Fishing for Litter”: riduzione in mare e spiaggia dei rifiuti marini>>. Ha illustrato la proposta il medesimo proponente, Consigliere Manzo, sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Fontana, N.E. Romagnuolo e il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Pallante. Nello specifico l’atto di indirizzo parte dalla considerazione che in media un peschereccio italiano mensilmente raccoglie dai fondali marini un centinaio di chili di spazzatura (bottiglie e sacchetti di plastica, vetro e copertoni, barattoli di vernice ma anche rifiuti ingombranti) che una volta separati dai prodotti ittici, tornano quasi sempre in mare. Infatti i rifiuti accidentalmente pescati non possono essere smaltiti a terra perché i porti non sono attrezzati a gestirli. Aggiungasi che le spese di smaltimento sarebbero totalmente a carico degli stessi pescatori. Viene poi rilevato è attivo il progetto Clean Sea Life, cofinanziato dalla Commissione europea e ha l’obiettivo di contrastare l’accumulo dei rifiuti marini lungo le coste italiane attraverso azioni di sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche fra gli operatori e le comunità locali, regionali e nazionali. La Regione Molise ha quindi aderito ad una virtuosa iniziativa contro la dispersione di plastica in mare stipulando un accordo di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica con il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica COREPLA, e l’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di gestione dei rifiuti AGER. Tanto premesso il Consiglio regionale con l’atto votato impegna il Presidente della Giunta e gli assessori competenti in materia: 1 -a costituire un tavolo tecnico di coordinamento per la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Regione Molise, la Capitaneria di Porto di Termoli, i Comuni di Termoli, Campomarino, Montenero di Bisaccia, Petacciato, con l’ARPA Molise, le Associazioni operanti nel settore alieutico, e con ogni altra istituzione interessata al fine di attuare tutte le iniziative possibili per tutelare la qualità dell’ambiente marino e della costa, per la rimozione dei rifiuti dai fondali marini e la raccolta e il riciclo dei rifiuti plastici presenti in mare; 2- ad adoperarsi per coinvolgere i vari enti, dalle autorità di Bacino ai Consorzi di Bonifica, che svolgono funzioni in materia di gestione dei corsi d’acqua in un progetto di studio, finalizzato ad applicare in ambito regionale la tecnica che intercetta i rifiuti presenti nelle acque fluviali prima che giungano al mare, nella prospettiva di salvaguardia dell’adriatico; 3 – ad abbracciare la politica “fishing for litter” (pesca dei rifiuti), attraverso il nuovo piano dei rifiuti o con l’approvazione di una normativa regionale in materia di smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori che si trovano a svolgere, loro malgrado, un’importante attività di recupero delle plastiche smaltite nei nostri mari. Ancora il massimo Consesso regionale ha approvato, nuovamente all’unanimità una mozione a firma dei Consiglieri De Chirico, Primiani, Greco, Nola e Fontana, ad oggetto “Persistenza dell’obbligo dei comuni appartenenti alle Comunità Montane soppresse con legge regionale 6/2011 di corrispondere le quote associative”. Ha illustrato la proposta il primo firmatario De Chirico, sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Cefaratti, Di Lucente La mozione parte dalla considerazione he l’art. 10 della legge regionale 6/2011 prevede che i comuni siano tenuti a versare in favore della gestione liquidatoria delle Comunità monetane le quote associative dovute in favore della soppressione delle stesse e i corrispettivi per i servizi comunali svolti in forma associata. Si evidenzia quindi che gli enti municipali non possono sopportare oltre il peso finanzziarrio di quote associative pregresse per alcuni servizi che le comunità montane peraltro non svolgono ormai da anni. Pertanto si impegna il Presidente della Giunta a fare tutto in suo potere per risolvere, in generale, le problematiche relative alla contribuzione associativa a favore della gestioni straordinarie delle soppresse | Comunicato stampa n. 244/2019 – p. l’Ufficio Comunicazione Pubblica del Consiglio regionale (Michele Simiele) 2 Comunità montane anche attraverso modifiche alle vigenti disposizioni di legge. Si impegnano inoltre gli stessi a verificare lo stato delle gestioni liquidatorie delle comunità montane al fine di garantire la conclusione, entro e non oltre il 31/12/2019, data individuata all’unanimità dal Consiglio regionale come risultante dalla mozione approvata con DCR n. 12/2019. Il Consiglio ha quindi approvato, sempre all’unanimità, una Mozione, a firma del Consigliere Matteo (che l’ha anche illustrata all’Aula), concernente l’ “Attivazione dell’Osservatorio regionale delle Politiche sociali”. Sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Cefaratti e Manzo. La mozione parte dalla considerazione che la legge regionale 328 del 2000, “legge quadro per la realizzazione del sistema di interventi e servizi sociali”, finalizzata a promuovere interventi sociali, assistenziali e sociosanitari che garantiscano un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà, prevede l’Osservatorio regionale su Fenomeni sociali. Lo stesso Osservatorio in particolare è incaricato di fornire informazioni a supporto delle attività di programmazione, gestione e valutazione delle politiche sociali a livello regionale, provinciale e di ambito dando vita ad un sistema di flussi informativi constante tra gli enti territoriali che a vario titolo operano nel settore e detengono le informazioni. Osservatorio non più attivo dal 2014. Di qui l’impegno che l’Assemblea affida al Presidente della Giunta regionale a garantire la prosecuzione delle attività svolte dall’Osservatorio regionale delle politiche sociali, trovando le giuste risorse necessarie al suo funzionamento. L’Assemblea, infine, ha approvato la Mozione, a firma dei consiglieri Manzo e Primiani, ad oggetto ” Piano paesaggistico regionale”. Ha illustrato la proposta il primo firmatario Consigliere Manzo, sono intervenuti nel dibattito i Consiglieri Iorio In particolare la mozione impegna la Giunta regionale e il suo presidente a porre in essere tutti gli atti e le iniziative necessarie per addivenire, in tempi brevi, all’adozione e l’attuazione del nuovo Piano Paesaggistico non più procrastinabile