Sette milioni di oneri concessori di Ato 5 nelle casse dei Comuni per sostenere gli amministratori locali nella difficile fase dell’emergenza Il presidente dell'EGATO 5 Antonio Pompeo convoca l'assemblea dei sindaci mercoledì 10 giugno al Fornaci Village
9 Giugno 2020(PressMoliLaz) Frosinone, 09 giu. La poderosa misura di cui si è reso promotore il presidente di EGATO 5 e della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, attende solo il via libera dell’Assemblea dei sindaci per diventare pienamente operativa: oltre sette milioni di euro di oneri concessori di Ato 5 saranno distribuiti tra i Comuni per fronteggiare spese e mancanza di liquidità, alla luce dei gravi effetti provocati dall’emergenza sanitaria del Covid-19.
Il presidente Pompeo, dopo la riunione della Consulta d’Ambito della scorsa settimana che ha esaminato e avallato la documentazione da approvare, ha convocato i sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ato 5 per mercoledì 10 giugno 2020, alle ore 15.30, in una location appositamente individuata per consentire lo svolgimento secondo le misure previste per il contrasto al coronavirus: il Fornaci Village di Frosinone.
In quella sede, dunque, saranno due le delibere da votare: la prima riguarda, appunto, le ‘Misure straordinarie in favore dei Comuni dell’Ato5 per emergenza Covid-19. Indirizzi – Modifica dell’art. 23 e dell’Allegato B della Convenzione di Cooperazione del 02.10.1996’.
In sostanza, approvando la delibera in questione, si consente di utilizzare le risorse, disponibili a titolo di oneri concessori (ovvero oneri per l’uso delle opere comunali) relativi al periodo 2003-2012, per sostenere i bilanci dei Comuni dell’Ato 5, impegnati a fronteggiare il disagio delle famiglie per l’emergenza da Covid-19, secondo il piano di riparto elaborato dalla Segreteria Tecnica Operativa, correlato anche al numero di abitanti di ogni Comune.
La seconda delibera riguarda l’estensione della misura, che consisterà nell’utilizzo di fondi propri dell’EGATO 5 (avanzo libero di amministrazione, frutto dell’accumulo dei risparmi delle spese di funzionamento, da verificare con l’approvazione del rendiconto 2019), anche ai Comuni di Atina, Cassino e Paliano che, nel periodo relativo agli oneri concessori di cui si tratta (2003-2012), non avevano ancora trasferito le loro infrastrutture al Gestore del Servizio Idrico Integrato.
In particolare, il Comune di Paliano, poi, che non ha ancora provveduto al trasferimento, potrà ricevere la predetta anticipazione quando si sarà verificata la condizione giuridica e fattuale di subentro.