MUSEC, il Museo dei costumi tradizionali del Molise resterà in via Berta? Per ora Scasserra dice no, ma l' Amm.ne pentra lo incalza
18 Settembre 2020(PressMoliLaz.) Isernia 18 Set. 20 In merito alle recenti notizie di stampa secondo le quali l’amministrazione comunale di Isernia sarebbe rimasta indifferente e inattiva rispetto al paventato smantellamento del MUSEC (Museo dei costumi) e al suo trasferimento in un’altra città, il sindaco Giacomo d’Apollonio e l’assessore alla cultura Eugenio Kniahynicki precisano che, già nello scorso mese di giugno, ossia appena è stata resa nota la chiusura del museo, hanno contattato il presidente della Provincia Alfredo Ricci e l’assessore regionale Vincenzo Cotugno per avere un confronto e analizzare il problema. Il presidente Ricci, in particolare, ha fatto sapere che è stato avviato un dialogo con la Regione Molise per riattivare la convenzione col MUSEC e giungere alla riapertura della struttura.
Successivamente, nel mese di agosto, allorquando Antonio Scasserra, direttore del museo nonché proprietario dei costumi e dei monili in esso conservati, ha dichiarato pubblicamente la sua indisponibilità a far restare il MUSEC nella sede del palazzo della Provincia di Isernia, il sindaco d’Apollonio e l’assessore Kniahynicki lo hanno convocato e gli hanno avanzato una dettagliata proposta per la permanenza a Isernia della sua collezione di abiti e preziosi d’epoca.
Scasserra ha dimostrato attenzione e apprezzamento per la proposta del Comune che, se accettata, verrà condivisa con gli altri enti del territorio. Il direttore si è riservato di far conoscere le proprie decisioni, ma al momento non è ancora pervenuta alcuna risposta.
«Prima d’ora, non abbiamo voluto rendere pubblico questo nostro impegno per la salvaguardia del MUSEC – hanno dichiarato il sindaco d’Apollonio e l’assessore Kniahynicki – perché c’è una trattativa in corso ed è nostra consuetudine, per qualsiasi argomento, divulgare notizie solo in presenza di fatti concreti e riscontri oggettivi, viepiù per puntualizzare la realtà della vicenda oppure chiarire, come in questo caso, l’infondatezza delle accuse di inoperosità e disinteresse diffuse da taluni organi di informazione».