Libertà di stampa e d’informazione: “è un diritto inalienabile di ogni società civile, chi vuole limitarla o imbavagliarla vuole un regime dittatoriale” I consiglieri comunali di Isernia (contrario il M5S),sostengono i mass-media
30 Ottobre 2018(PressMoliLaz) Isernia, 30 ott.18 In apertura della seduta del consiglio comunale di Isernia, i gruppi consiliari, ad eccezione del rappresentante del Movimento 5 Stelle, hanno presentato un ordine del giorno che ha ottenuto il voto favorevole di tutti i consiglieri presenti, tranne quello di Bottiglieri (M5S). Questo il testo dell’ordine del giorno, letto in aula dal consigliere Giovanni Fantozzi: «La libertà di stampa e d’informazione è un diritto inalienabile di ogni società civile: chi vuole limitarla o imbavagliarla vuole un regime dittatoriale. Abbiamo appreso, con meraviglia e imbarazzo, le dichiarazioni del consigliere regionale del M5S Andrea Greco che, con enfasi mal poste, annuncia il taglio, fino all’azzeramento, dei fondi destinati al pluralismo dell’informazione. Dopo il silenzio imbarazzante dei rappresentanti grillini a Palazzo D’Aimmo, sulle modifiche al regolamento della legge 488/98 che, di fatto, metteranno in ginocchio le televisioni regionali molisane, adesso un altro grido di gioia sul taglio dei contributi nazionali. Secondo il Movimento 5 Stelle: si devono chiudere televisioni, giornali e ogni altro mezzo d’informazione perché in questi anni li hanno denigrati. Come dire: oggi governiamo noi e chiudiamo tutte le voci di dissenso al nostro operato. Per converso, noi Consiglieri Comunali di Isernia, piuttosto che replicare alle deliranti affermazioni del consigliere Greco, vogliamo ribadire il nostro più assoluto diritto a essere informati, un diritto inalienabile per l’intera popolazione. La politica spesso esalta la stampa quando sostiene proprie iniziative, la odia quando non è d’accordo. Ma la stampa fa informazione e il nostro sostegno è a tutta la stampa regionale, a tutti i mezzi d’informazione che senza il finanziamento pubblico renderanno ciechi e sordi i cittadini. I 5 Stelle pensano, forse, di zittire i giornalisti, senza sapere che questo distruggerà la stampa senza padroni, le piccole aziende editoriali del Molise, che provano con mille difficoltà a contribuire alla libertà d’informazione in una classifica che la pone l’Italia al 46° posto al mondo. I 5 Stelle provano a uccidere, in questo modo, la pluralità d’informazione, lasciando che quest’ultima sia gestita da potentati economici, lobby, imprenditori e politici (le “caste” tanto invise ai grillini) che potranno così orientarla come meglio credono. Quello di questo governo sembra un vero e proprio attacco alla ricerca della verità come male da sopprimere. La libertà di stampa e d’informazione in genere fa paura a chi ha qualcosa da nascondere, ai governi che vedono in essa un pericolo per il mantenimento del consenso, a chi si sente “minacciato” dalla ricerca della verità e tifa per le fake-news e l’ignoranza. L’azzeramento dei fondi all’editoria porterebbe alla chiusura di centinaia di testate. Paradossalmente porterà alla perdita dì migliaia di posti di lavoro, con un notevole costo a carico dello Stato, come ammortizzatori sociali e poi come eventuale reddito di cittadinanza. È plausibile pensare che il costo per lo Stato sarà molto superiore all’entità dei contributi finora erogati, senza contare poi il costo sociale e culturale di un simile terremoto nell’editoria italiana. I consiglieri comunali di Isernia sono accanto a tutti i mass-media locali che svolgono un’importantissima funzione sociale. I consiglieri comunali di Isernia sostengono l’informazione, nell’interesse dei cittadini e del territorio».