Patrimonio, M5S: “Contro racket case popolari chiediamo immediato cambio di alloggio per legittimi assegnatari che denunciano violenze”
11 Febbraio 2022(PressMoliLaz) Roma, 11 feb 22 SI espone il gruppo consiliare capitolino M5S : “Il racket delle case popolari a Roma ha una lunga e triste storia, certificata dalle numerose operazioni di indagine delle forze dell’ordine andate avanti nel corso degli anni: alcune bande organizzate e radicate sul territorio dispongono di informatori che, dietro compenso, avvisano gli interessati sulla disponibilità degli appartamenti da occupare. La criminalità organizzata cerca così di impossessarsi degli appartamenti regolarmente assegnati e i legittimi assegnatari che hanno il coraggio di ribellarsi o di denunciare il racket devono subire costanti minacce o intimidazioni.
Ci sono casi, come quello riportato dagli organi di stampa della signora Maria, 70 anni, da 30 assegnataria di un’abitazione dell’Ater a San Basilio, la quale è stata testimone di tante violenze subite dagli occupanti regolari e ha dichiarato di aver paura non solo per sé ma anche per i suoi familiari. E’ evidente dunque come la criminalità organizzata prenda di mira le persone più deboli, come gli anziani che vivono senza figli oppure le donne sole o rimaste vedove, che hanno addirittura il terrore di uscire di casa. Chi vuole occupare un appartamento deve pagare anche trentamila euro ai cosiddetti ‘mediatori’, i quali individuano gli inquilini assegnatari cui propongono, per lasciare la casa, la metà della cifra pagata dalle nuove famiglie che vogliono entrare. Per chi si rifiuta, è cosa tristemente nota, inizia una vera e propria persecuzione. E’ alla luce di tutto ciò che oggi abbiamo depositato una mozione in Assemblea capitolina per garantire un immediato cambio di abitazione, sentita la Regione Lazio e prevedendo una specifica quota di riserva per il cambio alloggio ai sensi della DGC 131/2021, ai legittimi assegnatari di immobili popolari che abbiano denunciato procedure irregolari al fine di garantire la loro incolumità”.