25 aprile: Roberti,cercare pace. Buon senso prevalga
26 Aprile 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 26 apr 22 “Oggi, più di ieri, questo 25 aprile deve essere un momento di riflessione soprattutto per quanto sta accadendo in Ucraina.
La liberazione deve essere non una liberazione simbolica ma un segnale da trasmettere alle future generazioni per comprendere che la guerra non è assolutamente il modo migliore per riuscire a dipanare attriti e frizioni”.
Così, il sindaco di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti questa mattina, in occasione della cerimonia di deposizione di una corona di alloro in Piazza Monumento a Termoli alla presenza di tutte le forze dell’ordine.
Ad aprire la manifestazione, l’inno di Mameli suonato dall’orchestra della scuola Media “Maria Brigida”.
“In un mondo come quello in cui viviamo oggi in cui c’è una forte carestia, ci sono vari scenari di guerra su tutto il mondo – prosegue il primo cittadino -. Le Istituzioni devono sedersi attorno ad un tavolo e comprendere che bisogna necessariamente cercare momenti di pace, di sintesi, ragionare, far si che il buon senso prevalga su ogni altra cosa”.
La cerimonia è proseguita con l’Inno della gioia eseguito dai ragazzi con il quale Roberti si è intrattenuto.
“Da oltre due mesi, stiamo constatando come i valori di libertà, autodeterminazione dei popoli e democrazia si debbano sempre tutelare, senza dare nulla per scontato – aggiunge il sindaco -.
L’Europa sta vivendo una situazione che, forse, nessuno avrebbe potuto immaginare nel 2022. Gli italiani conoscono bene cosa significhi la parola resistenza: un concetto che, se da un lato, mette in evidenza il patriottismo di chi ama la propria terra; dall’altro, comporta anche dolorose perdite e distruzione.
L’Italia ha la fortuna di avere avuto persone che hanno combattuto per la libertà e la democrazia. Bisogna ricordare, soprattutto ai più giovani, con quanti sacrifici siano stati perseguiti quei valori che, dal Secondo dopoguerra, ci hanno consentito di vivere in una Nazione democratica”.