Il ricordo di Nicandro Franchitti di Pozzilli, l’eroe del Molise, prodigatosi per gli ebrei nella Capitale

18 Ottobre 2023 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Pozzilli (IS), 18 ott 23 Si prodigò senza sosta, a rischio della propria vita e di quella dei suoi familiari, per soccorrere, aiutare e portare conforto morale ed aiuti materiali a tanti ebrei nel ghetto ebraico di Roma, dove Nicandro Franchitti di Pozzilli, scomparso ai primi anni ’80 all’età di 82 anni, viveva con la propria famiglia per motivi di lavoro. Il suo altruismo fu continuo, non conobbe soste, aiutò e stette vicino agli ebrei nella Capitale in tutta convinzione, animato da altissimo spirito altruistico anche a rischio dell’incolumità propria e dei suoi familiari.

All’indomani della sua morte, lo Stato d’Israele volle testimoniare in maniera tangibile la riconoscenza dell’intero popolo ebraico consegnando in memoria dell’eroe molisano nelle mani del figlio Antonio una medaglia in suo ricordo, inserendolo nel Libro dei Giusti di Gerusalemme e piantando un albero in sua perenne memoria, secondo antica consuetudine ebraica, per tutto quanto fatto per gli ebrei nel ghetto della razza nella Capitale italiana.

Del personaggio, da tutti a Pozzilli -dove rientrò una volta in pensione- apprezzato e chiamato affettuosamente “Zio Nicandro” per la sua proverbiale gentilezza e bontà d’animo, del personaggio -si scriveva- nell’80° del rastrellamento del ghetto ebraico a Roma e della deportazione di circa 1.500 ebrei ambosessi e di ogni età nei campi di concentramento nazisti in Germania e Polonia viene riproposto il doveroso ricordo quale testimonianza dell’impegno del molisano verso soggetti meno fortunati e in balìa della pazzia nazista.

Di “Zio Nicandro” s’interessò con cognizione di causa nche Forche Caudine, periodico dei molisani di Roma, definendo il nostro l’EROE DEL MOLISE ed  additandolo ai molisani tutti quale altissimo esempio di spirito socio/umanitario reso senza limiti e in tutta convinzione. Sulla figura di Nicandro Franchitti, Eroe del Molise, si è scritto tanto ma non tutto. Era buono di carattere, gentilissimo, sempre disponibile col prossimo e mai con fini reconditi.

Era schietto, amava gli altri e, se sapeva di eventuali difficoltà altrui, non aveva remore a prodigarsi. Lo fece in tutta convinzione con gli ebrei nella Capitale, ma anche i suoi compaesani di Pozzilli ne conoscevano le altissime qualità d’animo. E’ bello ed un piacere autentico ricordarlo, sottolineando che il suo nome è nel Libro dei Giusti a Gerusalemme, titolo mondiale a tutto tondo che onora ZIO NICANDRO ed il Molise intero !