Roma, una citta’ in declino. Anche San Pietro e quartiere Prati preda del degrado. Dalle periferie al pieno centro la Capitale affoga tra sporcizia, bivacchi e incuria. E l'amministrazione sta a guardare.
17 Settembre 2018(PressMoliLaz.) G.D’Uva – Roma 17 Set. Se le periferie romane assomigliano sempre più a malfamate favelas brasiliane, spostandosi in centro la situazione non migliora di molto. Nei dintorni di San Pietro, cuore del cattolicesimo e sede del Vaticano, agli occhi di residenti e turisti si presenta sempre il solito, indecoroso, spettacolo: cassonetti dell’immondizia ricolmi di rifiuti maleodoranti, topi che scorrazzano indisturbati per strade e marciapiedi, alberi che si spezzano e invadono la carreggiata.
Inoltre, il colonnato che circonda la piazza è divenuto bivacco abituale di clochard e sbandati di ogni sorta che, non sapendo dove andare, approfittano dei gradoni e della copertura marmorea per ricavare un giaciglio; conseguentemente, i visitatori, accorsi per visitare la Santa Sede, si imbattono inevitabilmente in masserizie e segni evidenti della stanziale presenza di senzatetto. Nell’attiguo quartiere Prati, municipio storico di Roma, da sempre rinomato per agiatezza e prestigio, purtroppo il canovaccio resta il medesimo. Della presenza delle istituzioni non v’è traccia, se non fosse per i soldati che piantonano qualche piazza in funzione di deterrente anti – terroristico. Pertanto, la situazione è la medesima: sacchi della spazzatura abbandonati da giorni, ratti che vi banchettano, orde di extra comunitari e ubriachi che bighellonano e scatenano risse, accattoni ad ogni angolo che molestano i passanti per ottenere qualche centesimo.
La zona, dunque, non è più quella tranquilla di un tempo, e con il buio, dopo la chiusura dei negozi, i turisti vanno via e i residenti si ritirano nelle abitazioni, lasciando desolate le strade del quartiere.
Intanto, l’amministrazione comunale continua a far notare tutta la propria inefficienza e Roma, immancabilmente, seguita a sprofondare, ormai lontana anni luce dai fasti di un tempo.