D’Egidio, la Regione sul turismo con un maggior sviluppo territoriale E' ora di avviare un percorso di rilancio e marketing territoriale
9 Novembre 2018(PressMoliLaz) Campobasso, 09 nov. «Il Molise ha un potenziale enorme, ancora inespresso, che può realmente fungere da volano per lo sviluppo del territorio. Se ne parla da tanti, troppi anni. La nostra terra è stata preservata in toto da altre tipologie di “insediamenti” che ne avrebbero sicuramente minato la sua originalità. Adesso però bisogna dotare il territorio delle infrastrutture e dei servizi essenziali per essere competitivi a livello europeo». Ad affermarlo, in una nota, il consigliere regionale Armandino D’Egidio. «Come ha anche rimarcato di recente il governatore Toma – ha detto ancora D’Egidio – da quasi sei mesi, come squadra, stiamo lavorando sodo e non ci faremo sfuggire l’occasione di rendere sempre più attrattiva la nostra terra, anche sotto il punto di vista turistico, attraverso un percorso di forte rilancio e marketing territoriale. Occorre però anche mutare la nostra cultura turistica apportando delle innovazioni e per farlo serve una politica strategica adeguata e competente. Il nostro turismo è variegato, nel senso che chiunque venga a visitare il Molise ha ampia possibilità di scelta: mare, montagna, arte, scavi archeologici, musei, tradizioni popolari, cucina. Ma se mancano strutture e personale in grado di “organizzare” le giornate dei turisti, questi ultimi sono destinati a diminuire nel tempo. O peggio, a rinunciare a visitare le nostre bellezze. Dunque, la nostra immensa ricchezza deve essere prima di tutto affidata a chi ha competenze specifiche. Noi in Molise, ad esempio, abbiamo delle guide turistiche già formate che potrebbero rappresentare una risorsa incredibile. Così come sono presenti anche le Gav, guardie ambientali volontarie, che pure sono figure altamente professionali, formate e aggiornate, che potrebbero dare una mano alla ripresa del turismo. Abbiamo – aggiunge ancora D’Egidio – “materiale” per offrire turismo durante tutto l’anno. Penso alla costa, a Campitello Matese, agli scavi archeologici, alle nostre “autostrade verdi” al turismo religioso, al turismo legato alle festività (come quelle natalizie, ed alle tradizioni popolari in genere). Insomma – conclude D’Egidio – dobbiamo dotare il territorio di servizi che rendano “vivibile” il luogo visitato. In questo modo, potremo raggiungere il molteplice obiettivo di incrementare il reddito, la presenza di turisti e soprattutto le opportunità lavorative».