Reati contro il patrimonio, indaga la Squadra Mobile di Campobasso In particolare l'attività di controllo si è svolta all'interno di un bar dove disponeva di una sala per la “lap dance”, di ambienti riservati dove le donne che intrattenevano i clienti

16 Febbraio 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 16 feb. Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei reati contro il  patrimonio riconducibili allo spaccio di sostanze stupefacenti, la Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà, per il reato di ricettazione e per la violazione delle prescrizioni imposte nel provvedimento di sottoposizione alla sorveglianza speciale, A.D., 20 anni, residente a Campobasso, essendo stato trovato in possesso del materiale elettronico sottratto pochi giorni prima da una chiesa del capoluogo. L’attività info-investigativa ha consentito di acquisire notizie circostanziate ed attendibili sul fatto che proprio l’uomo fosse il probabile autore del furto e che avesse ancora nella sua disponibilità varie casse acustiche e un mixer audio asportati dai locali della nota chiesa del centro cittadino. La circostanza ha trovato conferma quando il campobassano, rintracciato presso l’abitazione dei genitori, ha ammesso il possesso della refurtiva, provvedendo a riconsegnare tutto il materiale agli uomini della  Questura. Sempre personale della Squadra Mobile ha effettuato una specifica attività di controllo ad esercizi pubblici e circoli privati, al fine di verificare l’osservanza delle prescrizioni imposte dalla normativa di settore, rilevando diverse violazioni. In particolare, dalle verifiche eseguite presso un circolo privato ubicato in agro del comune di Toro, è emerso che l’attività, contravvenendo alle norme che regolano i circoli privati,  era gestita in realtà come un normale esercizio pubblico, in assenza delle prescritte autorizzazioni e in totale evasione fiscale. Al suo interno, inoltre, gli agenti hanno constatato la presenza di donne, alcune delle quali straniere prive di permesso di soggiorno, dedite al ruolo di “intrattenitrici” di sala, che inducevano i clienti – nessuno dei quali risultato iscritto al circolo privato – a consumare bevande alcoliche. Il locale disponeva anche di una sala per la “lap dance”, di ambienti riservati dove le donne, in abiti succinti, si intrattenevano con gli uomini, di una zona bar per la somministrazione di bevande e alimenti, nonché di un appartamento sovrastante dove erano stati sistemati alcuni materassi, risultato in condizioni igienico sanitarie molto precarie. Per la gravità delle violazioni riscontrate, oltre alle varie sanzioni amministrative comminate al titolare del locale, è stata richiesta al Comune di Toro l’emissione del provvedimento di immediata cessazione dell’attività abusiva.