Piano turismo, i portavoce M5S: “un esercizio di stile che al Molise non serve e che paghiamo a peso d’oro”
20 Settembre 2019(PressMoliLaz) Campobasso, 20 set. Si riporta quanto segue: “Non ci pieghiamo alla visione miope del turismo molisano da parte della Giunta regionale. Lo abbiamo ribadito anche oggi all’assessore regionale Vincenzo Cotugno, durante la discussione alla nostra mozione sul tema presentata otto mesi fa, evidenziandogli ancora una volta tutte le carenze del Piano strategico regionale sul Turismo.
Un piano carente già solo perché definito senza coinvolgere il Consiglio regionale, organo deputato alla sua redazione, e affidato alla società regionale in house, che non ha competenze specifiche in materia turistica, nonostante accolga professionalità importanti. Un Piano, inoltre, caratterizzato innanzitutto da costi elevati, in totale 1.3 milioni di euro. Andrea Greco spiega: “All’assessore Cotugno che parla di mistificazioni sui costi ricordiamo le spese per ciascuno degli step previsti dal Piano e affidati a Sviluppo Italia: elaborazione del progetto di dettaglio, 46.890 euro; elaborazione documento strategico, 245.000 euro; identificazione della strategia di comunicazione, 370.000 euro; implementazione portale, 223.000 euro; elaborazione modello governance, 120.000; monitoraggio attività, 63.000 euro; costi diretti, 300.000 euro. Soldi sottratti ad un comparto che quest’anno segna un drammatico record negativo. Insomma, il Molise merita un futuro diverso, non certo quello che Toma e la sua Giunta stanno tracciando”.
Ma non solo. “Lo stesso Piano – aggiunge Angelo Primiani – non fa menzione della Film Commission prevista invece in una nostra proposta di legge presentata mesi fa e forse ancora bloccata in Commissione solo perché firmata dal MoVimento 5 Stelle. Al Piano manca una doverosa integrazione delle politiche tra assessorati. Un esempio: il Catalogo della formazione professionale prevede un corso per Guide turistiche che non servirà a nulla se non a illudere, dato che la Regione ancora non prevede un esame di idoneità fondamentale ad abilitare alla professione. E proseguiamo: il Piano manca di una legge sui grandi eventi; non fa cenno a una rete di piccoli teatri né a una rete dei cammini. Mancano riferimenti allo sviluppo dei laghi, anche perché le risorse del Fondo di sviluppo e coesione che potrebbero valorizzarli sono fermi da anni e mancano riferimenti ai marchi che pure potrebbero creare attrattività. Infine, cosa più importante, il Piano non spiega come realizzare tanti obbiettivi e non spiega con quali soldi farlo. In pratica, quanto previsto dalla Giunta sul tema del Turismo sembra un compendio di vacue enunciazioni di principio, un esercizio di stile che al Molise serve a poco.
La mozione è stata bocciata – termina Primiani – Intanto il Piano è impantanato in Commissione da mesi, ancora in attesa di essere calendarizzato, e il turismo molisano langue”.