Premiati 578 studenti più meritevoli del frusinate nell’ambito del progetto “Solidiamo FormAzione

29 Settembre 2019 0 Di

(PressMoliLaz) Frosinone, 29 set. Nell’auditorium intitolato a Daniele Paris, presso il Conservatorio di musica di Frosinone, si è tenuta la cerimonia di consegna delle borse di studio e dei premi agli studenti più meritevoli delle scuole medie superiori del Capoluogo, nell’ambito dell’edizione 2019 del progetto “Solidiamo”. Sono state assegnate, nel corso della giornata, 205 borse di studio e 373 premi (che prevedono l’ingresso gratuito al teatro comunale Nestor e abbonamenti allo stadio comunale “Benito Stirpe”). In totale, le scuole del territorio hanno indicato, come i più meritevoli, 578 ragazzi, a cui si sommeranno gli alunni dei comprensivi che saranno premiati sabato prossimo, per un totale di circa 1.000 studenti. Erano presenti, tra gli altri, gli assessori Rossella Testa e Valentina Sementilli, e i consiglieri comunali Marco Ferrara, Debora Patrizi, Corrado Renzi, Andrea Campioni, Thaira Mangiapelo. “Dal 2012 – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – a Frosinone accade qualcosa che non ha eguali nel resto del Paese: viene infatti compiuta, con il progetto Solidiamo FormAzione, una selezione tra tutti i giovani frequentanti le scuole del capoluogo e ivi residenti, fondata sulle segnalazioni di insegnanti e dirigenti, relative ai meriti particolari e all’eccellente rendimento ottenuto nel precedente anno scolastico. A questi giovani vengono così assegnati borse di studio e premi finanziati con i fondi di “Solidiamo”, derivanti dalla riduzione del 50% dei gettoni e delle indennità assegnati al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri ed al Presidente del Consiglio Comunale. Il progetto Solidiamo è rivolto esclusivamente agli alunni residenti nel capoluogo, proprio perché risulta coperto, di fatto, con risorse e tributi provenienti dai cittadini della nostra comunità locale. Sette anni fa, dunque, unici in Italia, abbiamo voluto proporre una riflessione sul ruolo delle istituzioni e della politica, che deve sempre essere intesa come volontariato sociale o come missione civica e non come una professione che dia reddito. Se tutti gli 8.000 comuni italiani adottassero questo progetto di redistribuzione delle risorse – sottratte alla politica e messe a disposizione della collettività –  si concretizzerebbe una manovra a costo zero per il bilancio dello Stato, interamente incentrata sul sociale, pari a un miliardo di euro all’anno, il tutto a saldi invariati. Siamo felici di premiare i ragazzi che, spesso a prezzo di grandissimi sforzi, propri e dei loro genitori, hanno portato brillantemente a termine un ciclo formativo, a cui hanno contribuito, significativamente, dirigenti, corpo docente e anche personale Ata. Solo attraverso il valore della coesione sociale, saremo in grado di costruire una società solidale che metta al proprio centro le nuove generazioni. Investire sui ragazzi significa investire sul nostro futuro; premiare il merito equivale a consolidare le basi del nostro vivere comune.  Come la nostra carta costituzionale ci ricorda – ha concluso il sindaco – È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona: ciò, però, significa che se tutti abbiamo il diritto di partire dalle medesime condizioni, lo studio, l’impegno, il sacrificio fanno la differenza. Voi – rivolto ai ragazzi – diventerete la classe dirigente del Paese, rappresentando la massima espressione del sapere, inteso come sapienza e non saccenza. Non chiudetevi in voi stessi, come sterili monadi. Conoscere significa aprirsi agli altri, condividere con la collettività i propri talenti e aiutare chi è rimasto indietro”.

L’edizione 2019 del progetto “Solidiamo FormAzione” si concluderà sabato 5 ottobre, sempre presso l’auditorium del Conservatorio Licinio Refice dove, a partire dalle ore 9:00, saranno premiati gli studenti più meritevoli degli istituti comprensivi del Capoluogo.