Intervento del presidente dell’Uncem Bussone su Ospedale di Agnone
20 Novembre 2019(PressMoliLaz) Campobasso, 20 nov. No alla smobilitazione di strutture sanitarie e dei servizi ai cittadini per salute e cure. Il monito percorre il Paese e Uncem ha più volte chiesto alle Regioni di individuare strumenti programmatici e specifici investimenti pluriennali per investire sulla sanità e sulle strutture di prossimità, di rafforzare piccoli ospedali rendendoli più efficaci, di collegarli ai presidi più grandi, di individuare modelli peculiari per l’organizzazione della sanità nelle aree montane. Anche puntando su telemedicina e teleassistenza, grazie alla rete dei medici di base e delle farmacie rurali, in stretto collegamento con gli ospedali del territorio.
Dal Molise, Uncem rilancia questi temi chiedendo al Ministro della Salute Speranza di non marginalizzare le aree montane e di spingere le Regioni a rendere stabili politiche sperimentate ad esempio grazie alla Strategia nazionale Aree interne. “Molti Sindaci mi hanno contattato – afferma Marco Bussone, Presidente Uncem – Candido Paglione, Sindaco di Capracotta, mi chiede giustamente di aiutare gli Amministratori del su distretto, e in particolare quelli che convergono sull’Ospedale di Agnone, a fare chiarezza e pretendere che le leggi vengano applicate. In Molise il Decreto Balduzzi, la norma che ha previsto gli ‘Ospedali di Area particolarmente disagiata’ non è stata attuata”. Una situazione “che mi ricorda molto – spiega ancora Bussone – quella di Lanzo Torinese, nel territorio delle Valli più vicine a Torino, schiacciato e continuamente nella morsa delle scelte che arrivano da direzioni sanitarie non sempre collegate con la realtà”.
Il Presidente Uncem sarà in Molise nei prossimi giorni proprio per partecipare a un coordinamento dei Sindaci sui temi dell’organizzazione sanitaria. “Con Candido Paglione e altri Sindaci proveremo a mettere a punto una proposta che può far scuola in Italia, ad altre Regioni – evidenzia Bussone – E cioè di destinare una percentuale fissa, vicina al 5% della spesa sanitaria regionale, per garantire il diritto alla salute nelle aree montane, in questo caso dei cittadini del Molise Altissimo. Una percentuale di spesa sanitaria può essere individuata da tutte le Regioni, così da rendere peculiare l’organizzazione, realmente in grado di rispondere ai bisogni delle comunità, con intelligenza e lungimiranza”.