L’intervento del sindaco di Campobasso in occasione dell’incontro con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Boccia
17 Dicembre 2019(PressMoliLaz) Campobasso, 17 dic. “Nel dare il benvenuto al Ministro Boccia nella nostra città, ringrazio l’Università degli Studi del Molise per aver ideato questo momento di confronto aperto e partecipato su un tema come quello dell’autonomia e della solidarietà nazionale, una solidarietà dalla quale è necessario partire per progettare linee d’azione che siano in grado di ridare opportunità di sviluppo a tutti i diversi territori locali presenti nella nostra penisola.
Le diversità produttive ed economiche, così come quelle legata alle infrastrutture e ai servizi, vanno studiate dalle amministrazione locali insieme al Governo centrale per individuare modelli d’autonomia locale adeguati ai contesti sociali.
Un’azione riformatrice consapevole e credibile in materia di autonomia differenziata deve riallineare le legittime pretese dei territori, prima a ciò che il dettato Costituzionale prevede in merito e poi, cosa non meno importante, alla tenuta sociale e alla solidarietà nazionale, obiettivi di coesione imprescindibili per radicare e successivamente sviluppare in modo adeguato la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità, puntando così alla perequazione strutturale degli stessi.
Solo seguendo questi principi si può allontanare dallo scenario politico nazionale l’idea di un’Italia che corre a velocità diverse. Tutti noi amministratori dobbiamo porci in modo pressante, come obiettivo, il superamento di quel divario tra Nord e Sud che in definitiva non permette al nostro intero “sistema paese” di esprimere tutte le proprie potenzialità nei settori produttivi.
Dobbiamo ridisegnare un’Italia che segua una linea di sviluppo organizzata in questo senso e che sia capace di alzare il livello d’intervento politico al fine di giungere alla progressiva eliminazione della infruttuosa contrapposizione fra aree differenti della nostra penisola,
In tal senso, la corretta ripartizione del Fondo di Solidarietà Comunale che ha penalizzato fino ad oggi i Comuni del Sud Italia è un tema che va riaffrontato dal Governo per dare risposta alle giuste richieste di tante amministrazioni comunali che, anche qui in Molise, si sono unite per far modificare i criteri generali di ripartizione di questo fondo.
Una prima nota positiva grazie a questa battaglia avviata in modo meritorio a Campobasso dalla passata amministrazione cittadina e che noi continueremo a portare avanti, riusciremo ad averla già da quest’anno, con un meccanismo perequativo che porterà al 50% (invece del 45% previsto) il target tra la spesa storica e il fabbisogno e, dall’anno prossimo, si è fissato un target perequativo al 55% che permetterà questa volta non più sulla base della spesa storica, ma dei fabbisogni reali.
Ad Arezzo in occasione dell’assemblea nazionale dell’ANCi alla quale ha partecipato anche il Ministro Boccia, lo stesso Ministro ha delineato gli scenari d’intervento del Governo da costruire insieme alle amministrazione locali sull’autonomia differenziata e un’altra rappresentante del Governo, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, sempre in un incontro con Anci questa volta a Palazzo Chigi ha avuto modo di far sapere a noi sindaci come nel 2020 saranno stanziati 100 milioni in più per i Comuni che recupereranno così una quota dei 564 milioni tagliati nel 2014. La norma verrà inserita in manovra durante l’iter parlamentare. Su questo verrà aperto un tavolo tecnico, con l’impegno da parte del governo a far recuperare, gradualmente, tutte le risorse tagliate fino al raggiungimento dei 564 milioni.
Per noi amministratori locali questi confronti diretti che possiamo avere in occasioni come quella di oggi con il Ministro Boccia, sono indicativi di un ascolto continuativo da parte del Governo delle esigenze che siamo chiamati a rappresentare. Per far pervenire in modo più compiuto e preciso un quadro di riferimento delle istanze del nostro territorio, noi amministratori locali siamo chiamati ad operare in modo sinergico, relazionandoci tra Comuni e Regione per elaborare una sintesi progettuale da presentare al Governo e che abbia come unico e doveroso scopo lo sviluppo non più rinviabile del nostro territorio.”