Il sindaco Francesco Roberti replica alla nota delle Deonne Dem-Centrosinistra Termoli
21 Aprile 2020(PressMoliLaz) Termoli (CB), 21 apr. “Come al solito in un momento delicato come quello che stiamo vivendo c’è chi seduto comodamente nel salotto di casa, trova il tempo di fare sterili polemiche, non conoscendo fatti e circostanze e creando allarmismi e disinformazione.
Ho letto attentamente la nota a firma delle Donne Dem Termoli – Centrosinistra Termoli (Pd, Vota per Te, Italia in Comune, li cito tutti al fine di formulare una segnalazione per procurato allarme agli organi preposti, partendo da chi ha inviato la missiva) ma non consento a nessuno di fare insinuazioni gratuite e mettere in discussione l’operato di tutti coloro che in queste ore sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus-Covid19, a partire dal Centro Operativo Comunale (COC), le Forze dell’ordine, gli Operatori di Opera Serena, l’ASREM, i Volontari e gli Amministratori comunali, soprattutto se non si conoscono fatti e procedure messe in essere.
Si informa, altresì la cittadinanza, ma soprattutto i familiari degli anziani presenti nella casa di riposo Opera Serena, allarmati in queste ore da dichiarazioni di becera politica, che dai risultati dei tamponi, nessun anziano risulta positivo.
Ma c’è di più, non risulta nessun assistito della Rsa che sia stato mai trasferito a Isernia da Opera Serena.
Questo denota ancora una volta la superficialità di intervento di chi cerca di ricavarsi solamente un posto sotto i riflettori, ormai spenti “ab illo tempore”.
Nella Casa di riposo di Opera Serena e nella casa di Casa di Kore, il gestore dei servizi ha impartito precise direttive fin dai primi giorni di marzo, dotando il personale di dispositivi di protezione e garantito ai residenti il necessario distanziamento sociale, senza far mancare ad ognuno la massima attenzione, mettendo in campo qualunque azione finalizzata allo scopo di prevenire possibili contagi, finanche il divieto di visite da parte di parenti o di chi provenisse esternamente alle strutture ma non funzionali alle attività.
I vigili urbani sono intervenuti nel controllo della struttura di Opera Serena e tante sono le persone impegnate quotidianamente che dall’interno garantiscono il regolare svolgimento delle attività e che non meritano questo lesivo trattamento.
Onestamente non possiamo soffermarci su queste provocazioni, vista la mole di lavoro che ci attende e che non ci consente di perdere tempo dietro a chi politicamente non sa come occuparlo o rendersi utile.
Tuttavia, qualche riflessione occorre farla, evidenziando il profuso lavoro dall’amministrazione comunale nel contrasto al covid-19, citando qualche dato:
1) già dal 27/02/2020 abbiamo chiuso i centri sociali per anziani del comune di Termoli e questo quando a livello nazionale ci raccontavano che era solo una banale influenza stagionale;
2) con ordinanza sindacale n°43 del 4 marzo 2020, si è provveduto alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, con conseguente sanificazione di tutti i locali comunali e non, dotando il personale del Comune dei necessari presidi di sicurezza, guanti, mascherine, dispenser e regolamentando l’accesso al Comune, fino a limitarlo, a tutela della salute pubblica, anche ai consiglieri comunali.
3) con ordinanza sindacale n°47 del 6 marzo 2020 si è data ATTIVAZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) PER EMERGENZA CORONAVIRUS-COVID-19;
dalla costituzione del C.O.C. con la chiusura dell’Ospedale San Timoteo, ci siamo subito attivati con le associazioni di volontariato per la consegna di farmaci ospedalieri a domicilio, nonché la consegna domiciliare di generi alimentari per le persone poste in quarantena, garantendo la dovuta privacy e la vicinanza ai concittadini posti in quarantena che stavano subendo un barbaro sciacallaggio mediatico e politico.
4) con ordinanza sindacale n°51 del 9 marzo 2020 Allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID – 19 sul territorio del Comune di Termoli, fermo restando quanto previsto dal D.P.C.M. 08/03/2020, abbiamo messo in campo le seguenti ulteriori misure:
-A rettifica della precedente Ordinanza n. 49 dell’8/3/2020, la chiusura dei bar, compresi quelli che effettuano servizi di ristorazione, dalle ore 20,00 alle ore 6,00;
-A rettifica della precedente Ordinanza n. 49 dell’8/3/2020, le attività sportive delle palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo sono sospese;
-Nei Centri Commerciali e negli esercizi della grande e media distribuzione di vendita non è consentito effettuare orario continuato. Gli stessi dovranno osservare il seguente orario giornaliero: antimeridiano dalle ore 8,00 alle ore 13,00 – pomeridiano dalle ore 16,00 alle ore 20,00; A tutti gli operatori dei predetti Centri Commerciali ed esercizi è fatto obbligo di utilizzare mascherine protettive e guanti monouso;
-Nei locali pubblici di ogni tipo: è vietato il funzionamento degli apparecchi di slot – machine; – è vietata l’erogazione di alimenti e bevande con apparecchi di distribuzione automatica;
-Nelle banche, Istituti di credito e Istituti finanziari è fatto obbligo di utilizzo di mascherine protettive e guanti monouso. Inoltre dovrà essere assicurato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro di cui all’allegato 1, lett. d), del DPCM 08/03/2020;
-Ai rappresentanti legali degli opifici e impianti industriali di ogni genere presenti sul territorio comunale e tutti i titolari e gestori di esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, attività commerciali in sede fissa, esercizi di vicinato e merci ingombranti, impianti sportivi coperti e palestre, attività artigianali, alimentari e non, luoghi ed edifici di culto è fatto obbligo di far utilizzare mascherine protettive e guanti monouso a tutti coloro che operano negli stessi;
Basti pensare che la suddetta ordinanza, unica in Italia, ha sollevato per prima le problematiche della diffusione del covid-19 sui luoghi di lavoro, fino ad allora sottovalutate, e la necessità di dotare tutti i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI), con rivisitazione del documento valutazione rischi (DVR) strettamente connessi al covid-19; e potrei andare avanti nel ricordare che Termoli è stato uno dei pochi comuni di Italia, se non l’unico, ad aver attrezzato una palestra per il ricovero dei senza tetto, garantendo loro quotidianamente, insieme alla Caritas, Croce Rossa e tutte le altre associazioni di volontariato, un pasto caldo, materiale e pulizie igieniche, cambio biancheria e quant’altro necessario, per farli sentire esseri umani non abbandonati di certo da questa amministrazione, ponendo in isolamento (in struttura dedicata) addirittura un clochard venuto da Milano e rintracciato a Termoli.
Infine alla tanto declamata affermazione del centro-sinistra termolese che denuncia “l’assoluta mancanza di un servizio di informazione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale e in particolare del sindaco Roberti, quale massima autorità sanitaria locale”, che peraltro dovrebbe essere ben rappresentata da più o meno illustri avvocati, invito costoro ad andarsi a studiare il DPCM del 19 marzo 2020 art.3 comma 2 e 3 dove:
C.2 I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali, né eccedendo i limiti di oggetto cui al comma 1.
C. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano altresì agli atti posti in essere per ragioni di Sanità in forza di poteri attribuiti da ogni disposizione di legge previgente.
Tanto per chiarire, in situazione di Emergenza Nazionale per pandemia, esiste una gerarchica catena di protezione civile e in tal senso la diffusione dei dati del Covid-19, nella Regione Molise, li enuncia solo la Direzione Sanitaria Regionale. Ai Sindaci compete il relativo controllo sanitario dei posti in quarantena e/o isolamento domiciliare, per le sole relative misure di attenzione alla persona. Come dire, siamo di fronte ad un trattamento sanitario obbligatorio e pertanto la riservatezza è d’obbligo e questo anche per evitare alle persone poste in quarantena o isolamento domiciliare, di subire attraverso i social barbariche diffamazioni.
Per meglio chiarire colgo l’occasione per ricordare, agli ossessionati della comunicazione, ansiosi di sentire declinati numeri e nomi dei contagiati, che la divulgazione di tali dati, per evitare confusione, necessariamente deve essere effettuata solamente dalla Direzione Sanitaria Regionale e che ai relativi comuni, giunge successivamente, a mezzo mail, l’informativa per attuare le consequenziali misure di contenimento del contagio, infatti, questa amministrazione, segue costantemente le persone disposte in isolamento domiciliare, a partire perfino dallo smaltimento dei propri rifiuti considerati speciali, avendoli dotati di un kit specifico per il conferimento, ma tutto ciò ci preme farlo con riservatezza e rispetto.
In conclusione, potremmo proseguire ad illustrare le altre attività in corso, attraverso le 20 ordinanze sindacali e i vari protocolli di intesa, basti pensare che a fronte delle 236.000 euro dei buoni spesa dati dal Governo Nazionale, il comune di Termoli ne consegnerà 256.000 euro, garantendo così ad una più ampia platea di poter superare questo momento di crisi.
Purtroppo per noi il tempo è prezioso e pertanto preferiamo continuare a lavorare nell’interesse della nostra collettività, assicurando un continuo monitoraggio degli eventi, sotto ogni punto di vista e per rispondere ad ogni esigenza dei cittadini.
Per tutti questi motivi rispediamo le polemiche al mittente che, ribadiamo, invece di ricordarsi periodicamente di attaccare sindaco e maggioranza, potrebbe rendersi utile in altro modo con la comunità termolese rimboccandosi le maniche, così come in tanti stanno già facendo anziché creare un inutile procurato allarme. Di tutto ciò, daremo piena conoscenza alla Procura della Repubblica”.