Assemblea capitolina approva schema di convenzione sociale per nuove forme di abitare con regole precise e trasparenti
16 Settembre 2020(PressMoliLaz) Roma, 16 set 20 Sviluppare nuove forme integrate di abitare con quote destinate anche all’emergenza abitativa. E’ l’obiettivo dello schema di convenzione sociale approvato dall’Assemblea capitolina.
La finalità è incrementare la disponibilità di alloggi a canone agevolato destinati a coloro che non sono in grado di accedere ad alloggi sul libero mercato ma allo stesso tempo non hanno diritto a case di Edilizia Residenziale Pubblica. Giovani coppie, particolari categorie di lavoratori, forme di coabitazione, l’housing sociale favorisce la gestione in comune di servizi, spazi e pratiche innovative dell’abitare.
Inoltre con la convenzione si vuole rendere efficace e trasparente la gestione di questo patrimonio abitativo pubblicizzandone, a carico dei soggetti privati, la disponibilità e gli elenchi degli alloggi disponibili; individuare forme di gestione sociale che contribuiscano a creare comunità; garantire la durata effettiva del vincolo locatizio dotandosi degli strumenti necessari per vigilare sul corretto adempimento da parte dei proponenti dei patti convenzionali; acquisire nella disponibilità di Roma Capitale alloggi da destinare all’emergenza abitativa ricchi di nuove tipologie di servizi e integrati in mix sociali articolati.
“L’housing sociale è uno strumento che nasce con l’obiettivo di offrire alloggi e servizi a prezzi calmierati e si inserisce nell’insieme delle politiche pubbliche che stiamo portando avanti sul tema dell’Abitare. Non deve essere vista in maniera autonoma, come una iniziativa specifica separata da politiche generali sulla casa. Riteniamo quindi che questa delibera, che vuole coniugare il tema dell’housing con il tema dell’emergenza abitativa volendo creare comunità integrate, sia importante per affermare la necessità di recuperare una ‘normalità’ dell’offerta sottraendola al carattere speciale e specialistico delle soluzioni e per riportare l’abitare nel suo spazio naturale di risposta a un insieme complesso di bisogni, di attenzione alla domanda di casa piuttosto che all’offerta di una merce”, dichiara l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori.
“La Convenzione Sociale è una novità pensata su misura per gli alloggi in housing sociale e che permetterà a tanti cittadini e famiglie di potere prendere in affitto una casa a canone calmierato per 15 anni, prevedendone modalità di attuazione e controllo. Un nuovo strumento di grande importanza a sostegno della nostra politica sull’abitare nel suo insieme: viene infatti prevista che una percentuale fissa degli alloggi di housing sociale, realizzati sia su proprietà privata che su quella pubblica, sia riservata a Roma Capitale per far fronte all’emergenza abitativa. Allo stesso modo costruiamo un percorso che porta allo sviluppo di nuove forme integrate di abitare, di condivisione di spazi e servizi comuni a supporto delle comunità che si andranno a creare”, sottolinea l’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative Valentina Vivarelli.
“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di questa delibera che dà piena attuazione alle linee d’indirizzo votate in Assemblea Capitolina a ottobre dello scorso anno e che mette a disposizione dell’amministrazione un valido strumento per definire criteri e regole precise per la realizzazione e la gestione di immobili in Housing Sociale. Oltre a costituire una importante misura di contrasto alle disuguaglianze sociali, siamo sicuri che la delibera potrà avere un impatto rilevante anche sul tessuto urbano, offrendo l’opportunità di riqualificare aree degradate, rinnovare quartieri in declino e ricostruire il senso di comunità e vicinato ormai andato perduto”, aggiunge la consigliera Donatella Iorio.
Tale schema di convenzione, che il soggetto attuatore dovrà sottoscrivere con Roma Capitale prima del rilascio dei titoli abilitativi, prende spunto dall’applicazione del Regolamento regionale del 2012, poi aggiornato nel 2015, a favore del perseguimento delle finalità sociali degli interventi in housing sociale per estendere la tutela anche al patrimonio prodotto da altri strumenti urbanistici e definisce in particolare:
– la durata della convenzione (15 anni);
– le tipologie abitative offerte;
– la tipologia dei servizi all’abitare offerti;
– i criteri e le modalità per la definizione dei canoni di locazione degli alloggi sociali;
– la durata dei vincoli di locazione;
– i requisiti e gli obblighi dei destinatari degli alloggi sociali;
– le modalità di gestione sociale dell’intervento e gli obblighi del soggetto gestore.
Diverse le tipologie di offerta abitativa previste: locazione a lungo termine, locazione con facoltà di riscatto a favore del conduttore per una quota non superiore al 30% della SUL residenziale destinata a housing sociale, alienazione con vincolo di locazione di lunga durata per una quota non superiore al 15% della SUL residenziale destinata a housing sociale prima della scadenza del termine ad un fondo immobiliare o altro soggetto privato. Il prezzo di vendita dell’alloggio non può essere superiore alle quotazioni minime OMI della microzona di riferimento del semestre precedente il trasferimento di proprietà.
Inoltre, per quanto riguarda la locazione a lungo termine, una quota non inferiore al 50% dovrà essere riservata a soggetti appartenenti a particolari categorie sociali. Una quota non inferiore al 10% della SUL residenziale destinata ad alloggi sociali deve essere riservata a Roma Capitale per tutta la durata della convenzione sociale al fine di sostenere nuclei in emergenza abitativa; ancora sempre per lo stesso scopo, per gli interventi la cui realizzazione derivi da cessione o trasferimento di diritti edificatori precedentemente di proprietà di Roma Capitale una quota non inferiore al 30% della SUL residenziale destinata ad alloggi sociali deve essere riservata a favore di Roma Capitale per tutta la durata della convenzione.
L’individuazione dei destinatari degli alloggi avverrà esclusivamente tra coloro che abbiano presentato la manifestazione di interesse.
La convenzione prevede anche l’individuazione di unità immobiliari aventi destinazioni non residenziali, “Unità Immobiliari per Servizi” destinate ad ospitare servizi integrativi urbani, locali e per l’abitare. Luoghi di costruzione e consolidamento della comunità di abitanti.