Palazzo Moffa, tavolo permanente su Coronavirus
4 Novembre 2020(PressMoliLaz) Campobasso, 04 nov 20 Presieduto dal Vice Presidente Gianluca Cefaratti si è riunito in mattinata il Tavolo permanente istituito presso la Presidenza del Consiglio regionale sul Coronavirus. Hanno partecipato alla riunione oltre ai Consiglieri regionali Angelo Primiani, Patrizia Manzo, Micaela Fanelli, Fabio De Chirico, Vittorino Facciolla, Filomena Calenda, Aida Romagnuolo, Vittorio Nola, Andrea Greco, Valerio Fontana, Vittorio Nola, Angelo Michele Iorio, agli Assessori Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Vincenzo Niro, Michele Marone, al Sottosegretario Di Baggio, il Presidente della Regione, Donato Toma, il Direttore dell’ASREM, Oreste Florenzano, e il Direttore del Dipartimento III – Governo del territorio- della Giunta regionale, che coordina anche la Protezione civile regionale, Manuele Brasiello. In apertura della seduta, il Presidente Cefaratti, introducendo i lavori, ha fatto il punto sulla situazione aggiornata ad oggi rispetto al numero dei contagi e ai comuni interessati.
E’ quindi intervenuto il Presidente della Regione, anche nella veste di responsabile regionale per l’emergenza Covid e di Protezione civile, che ha evidenziato come, al momento, il report stilato settimanalmente dal Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni, nella settimana tra il 19 e il 25 ottobre, l’indice dei contagi RT è stato pari a 1,85. La Regione sta seguendo le linee guida dettate dal Governo, che prevedono, al superamento (persistente per un certo numero di settimane) della soglia RT di 1,5, l’attivazione di alcune misure. Misure che il Presidente ha detto di aver individuato e che al momento opportuno se necessarie saranno poste in essere. Il Presidente ha poi sottolineato che al memento le strutture di terapia intensiva sono utilizzate al 20% e non risultano grosse pressioni sui posti letto di malattie infettive.
Come pure il Presidente ha riferito di voler attendere l’emanazione del prossimo Dpcm per verificare quali misure più opportune, sia di protezione civile che di ordinanze stringenti, porre in essere nel caso, anche sulla base dei suggerimenti dell’Unità di crisi. Toma ha poi voluto ricordare l’ultima sua ordinanza emanata riguardante l’impegno dato al Commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario di attuare le opportune procedure per la contrattualizzazione, entro un massimo di 10 giorni, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per la somministrazione ai loro pazienti di tamponi antigenici.
Tale procedura consentirà –è stato spiegato- di sgravare dal compito di avere contatti quotidiani con i pazienti risultati positivi per fornire le opportune istruzioni, il Dipartimento di prevenzione, che potrà così dedicarsi, con maggiore lena, alle tante altre attività di cui è responsabile, tra le quali il monitoraggio. Il Dipartimento che sarà rafforzato con altre otto unità di personale sanitario e tre unità di personale amministrativo. Domani, invece, si svolgerà il sopralluogo con il Sindaco di Campobasso e il Comandante dei Carabinieri per individuare il luogo in cui far eseguire i tamponi direttamente in auto, nel quale saranno impiegati un 1 medico militare, 2 infermieri inviati dal Governo. Ancora, in un quadro di rafforzamento delle azioni da intraprendere per la gestione dell’attuale fase di emergenza, sono state richieste al Commissario ad acta l’attivazione di altre 2 squadre Unità Speciali di Comunità Assistenziali (USCA), portandole dalle attuali 3 a 5, per una migliore azione di gestione delle criticità e prevenzione del contagio sul territorio.
Il Presidente ha quindi dato notizia del prossimo inizio dei lavori (che da capitolato di appalto dovrebbero concludersi entro un massimo di 4 mesi) per la qualificazione tecnico-funzionale del padiglione Covid del Cardarelli di Campobasso, che consentirà di avere altri 9 posti di terapia intensiva e 21 di malattie infettive. Come pure è previsto un rafforzamento del Pronto soccorso e il miglioramento dei percorsi separati nel medesimo ospedale. Ad ogni modo il Molise, ha detto ancora il Presidente, fa parte del Centrale unica di soccorso italiana, e potrà usufruire, nel caso di saturazione delle proprie strutture, di altri posti di terapia intensiva o di malattia infettiva, in altre regioni che nell’ambito della solidarietà nazionale, saranno messe a disposizione in un clima di reciprocità.
E’ quindi intervenuto il Direttore dell’ASREM, Oreste Florenzano, che ha evidenziato come per Isernia e Agnone sia stato individuato e addestrato il personale per effettuare i tamponi, definendo i percorsi per rendere possibile il loro prelievo e la loro processazione nelle strutture demandate. In entrambi i comuni è in corso una verifica dell’idoneità delle strutture sanitarie disponibili, nel caso negativo è comunque già stato ideato un piano alternativo con la Protezione civile per l’utilizzo di altri luoghi.
Ne consegue che in pochi giorni saranno operativi punti per effettuare tamponi per la rilevazione del virus Covid sia Isernia che ad Agnone. Sempre sull’argomento tamponi, Florenzano ha voluto evidenziare che tali esami sono certamente importanti -infatti, il Molise ha quintuplicato da marzo il loro numero tanto da essere tra le prime regioni d’Italia per l’effettuazione quotidiana-, ma è necessario che si ricordi che i tamponi non sono elementi di terapia. Non bisogna in alcun caso dare spazio a forme di psicosi da tampone, che va fatto in caso di reali criticità, con appropriatezza e in un clima di tranquillità, operatività e rispettando rigidi protocolli di sicurezza e certezza di risultato. No quindi alla corsa ai tamponi.
Per quanto concerne, poi, i lavori da eseguire al Cardarelli per il padiglione Covid, Florenzano ha dato notizia che nella giornata odierna saranno individuate le ditte per l’esecuzione del cronoprogramma fissato. Per le USCA il Direttore ha ricordato che si è attivato per la proroga dell’attuale personale, evidenziando come queste tre strutture hanno operato molto bene dalla loro creazione, impegnandosi anche nel prelievo tamponi sul territorio, tanto da passare da 200 unità a 700 unità giornaliere (con punte fino a 1000) processate.
Ciò ha comportato uno screening più elevato e accurato che ha permesso di individuare un numero elevato di asintomatici, inibendoli da eventuali contagi inconsapevoli. Per la gestione Covid il Direttore dell’ASREM ha spiegato che sono attualmente disponibili 17 posti di terapia intensiva, che possono essere implementati in ipotesi di necessità; mentre per malattie infettive, allo stato, ci sono 35 posti che, anch’essi, possono essere rimodulati e ampliati al bisogno. Florenzano ha poi smentito le notizie ciacolate circa l’esaurimento della soglia massima dei posti letto di malattie infettive; è invece in esecuzione un piano di azioni che consente di ampliare all’occorrenza sia il numero dei posti di terapia intensiva che di quelli di malattie infettive.
In ultimo Florenzano ha voluto precisare che le strutture ospedaliere sono assolutamente sicure, e che i contagi del personale riscontrati negli ultimi mesi, sono risultati essere avvenuti, sulla base dell’analisi della catena epidemiologica, in attività diverse da quella lavorative. Stessa cosa dicasi per il 118 e per i suoi operatori, tra l’alttro, sono impiegati in piena sicurezza utilizzando in maniera distinta ambulanze per Covid e per casi ordinari. Concludendo il Direttore ha rilevato come attualmente il numero dei soggetti risultati positivi al test Covid è nella stragrande parte asintomatica; non ci pone però nella condizione di avere una criticità esponenziale, questo anche nel confronto con i numeri di marzo.
Il Direttore del III Dipartimento Manuale Brasiello, infine, ha ricordato come, vista la recrudescenza del fenomeno contagio, è stata riorganizzata la Protezione civile regionale prevedendo due sottogruppi, che si alternano nell’azione, per evitare di fermare le attività al verificarsi di eventuali contagi. Inoltre, sono stati sentiti tutti i Sindaci della regione per ribadire la disponibilità delle squadre di protezione civile ad assistere la parte della popolazione più fragile ed in difficoltà (ad anziani, persone in quarantena o portatori di handicap) per l’approvigionamento di medicinali e generi alimentari. Ci si sta poi attivando per la operatività del Piano neve.
Per i vari presidi di protezione anti contagio, al momento Brasiello ha affermato che esistono scorte sufficienti, che vengono distribuite a seconda delle priorità e delle necessità riscontrate di volta in volta. Sono quindi seguiti gli interventi dei Consiglieri Calenda De Chirico, Nola, Fanelli, Greco, Manzo e Primiani che, oltre ad apportare suggerimenti, hanno fatto domande precelse sulle varie questioni di maggior rilievo riscontrate personalmente o che sono state loro sollecitate. Sia il Presidente Toma che il Direttore Florenzano hanno fornito opportune delucidazioni e spiegazioni. Il Presidente Cefaratti ha quindi chiuso i lavori rinviando la prossima seduta del Tavolo ad una successiva data da coordinare con le disponibilità di ogni componente