Concessione occupazione di spazi e aree pubbliche, se ne discute a Palazzo S. Giorgio
11 Dicembre 2020(PressMoliLaz) Campobasso, 11 dic 20 Si è svolta, in teleconferenza, la seduta di prosecuzione del Consiglio Comunale che aveva preso inizio lo scorso 3 dicembre. Tre gli Ordini del Giorno che restavano ancora da discutere.
Il Consiglio ha preso il via con il dibattito sull’Ordine del Giorno presentato dai consiglieri del PD che chiedevano di valutare se vi fossero le condizioni finanziare per l’ente comunale per l’esenzione della COSAP anche per tutto il 2021.
L’assessore al Bilancio, Giuseppina Panichella, è intervenuta facendo il punto della situazione in modo completo su quanto è già stato fatto e su cosa è possibile fare come Amministrazione su questo tema.
“Già il 15 maggio 2020, con deliberazione di giunta comunale nr. 104, questa Amministrazione stabiliva di esonerare dal pagamento COSAP, per le concessioni temporanee di occupazione di suolo pubblico per attività accessorie dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti, pizzerie ecc.), fino al 31 ottobre 2020.
Il 30 settembre 2020, – ha continuato Panichella – con l’obiettivo di sostenere ulteriormente il rilancio delle attività produttive cittadine, si è prorogata ulteriormente, con deliberazione di Giunta nr. 201, l’esenzione dal pagamento della COSAP per le imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2020.
A queste disposizioni va aggiunta la deliberazione del consiglio comunale nr. 47 del 16 ottobre 2020 con la quale si è esonerato dal pagamento del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche COSAP in favore degli operatori dei mercati ambulanti fino al 31 dicembre 2020.
La Legge di Bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019, art. 1 comma 837 e successivi, ha stabilito che a decorrere dal primo gennaio 2021, sia i Comuni, che le Province, nonché le Città metropolitane stabiliscano, mediante un regolamento proprio, il canone di concessione destinato per l’occupazione delle aree e degli spazi che appartengono al demanio. Tale canone, definito unico per il commercio, sostituisce sia la tassa per l’occupazione di aree pubbliche (TOSAP), che il canone per l’occupazione delle stesse (COSAP), l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, e il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari. Tutto questo, al fine di ottenere semplificazioni dell’apparato normativo e della tassazione locale, unificando i tributi simili e riducendo, così, il numero delle imposte locali. Il tutto prenderà corpo mediante la cosiddetta LOCAL TAX che, come sopra stabilito, avrà il fine di sostituire e unire, in un’unica tassa, quella per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, nonché il canone per l’istallazione dei mezzi pubblicitari.
È chiaro a tutti che i mancati introiti derivanti dai tributi gravano sulle possibilità di tutti i Comuni in modo pesante, in quanto sono proprio queste entrate che finanziano i servizi che vengono offerti a tutti i cittadini, per cui diminuendo tali entrate, va da se, che i Comuni dovrebbero aumentare i costi dei servizi per i cittadini.
Detto questo, – ha specificato l’assessore – l’Anci, in virtu’ della crisi della ristorazione – e in generale delle attività di somministrazione di alimenti e bevande – generata dalle restrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da covid 19 con effetti che sono destinati a perdurare anche nel 2021, ha proposto una norma che amplia al primo semestre 2021 le misure di supporto già attivate dalla primavera 2020, in modo da sgravare le imprese dei costi relativi alla corresponsione della COSAP (o del canone unico di cui è previsto l’avvio del 2021), estendendo al contempo la platea dei beneficiari alle imprese artigiane, agli esercizi di vicinato e ai panifici che offrono il consumo sul posto (finora esclusi dal beneficio). La proposta assicura ai Comuni la copertura delle mancate entrate mediante l’estensione nel tempo e nella dotazione finanziaria del fondo di cui all’articolo 181, comma 5, del dl nr. 34/2020; La sottoscritta si rende disponibile, in base anche alle varie decisioni governative, ad analizzare in commissione bilancio tutte le proposte che possono essere intraprese a vantaggio dei cittadini e delle attività commerciali/professionali fermo restando il rispetto degli equilibri di bilancio.”
Con 20 voti contrari, 4 astenuti e 7 favorevoli, l’Ordine del Giorno è stato bocciato dal Consiglio Comunale.
Bocciato, con 19 voti contrari, 8 favorevoli e un consigliere che non ha partecipato al voto, anche l’Ordine del Giorno dei consiglieri della Lega, Tramontano, Pascale e D’Alessandro, inerente il mancato coinvolgimento dei consiglieri comunali e della Commissione Lavori Pubblici per l’adozione dello schema del Programma dei lavori Pubblici per il triennio 2021/2023 ed elenco dei lavori da realizzare nell’anno 2021.
“Fermo restando che questa Amministrazione, quando ne ha avuto le possibilità in termini di tempi e di modalità, ha sempre cercato di essere aperta alla condivisione, – ha dichiarato il sindaco Gravina – ribadisco che nel caso portato in discussione dal consigliere Tramontano e dai colleghi consiglieri della Lega, non c’è stata alcuna volontà di escludere alcuno. Si è trattato di una difficoltà dettata dal tempo e il tempo è una fase determinante soprattutto in una fase come questa. Le intenzioni di condividere con i consiglieri e le commissioni determinati passaggi da parte nostra, restano invariate.
Il Piano triennale che abbiamo adottato, ha cercato di fare una scrematura di quelle vecchie voci che, come abbiamo avuto modo di riscontrare, negli anni passati non avevano avuto nessun esito. Insomma, abbiamo cercato di renderlo, per così dire, un po’ più certo e più collegato alla realtà. Stiamo lavorando per chiudere il bilancio nei termini anche in questo periodo pandemico, per ottenere delle premialità così come è accaduto lo scorso anno.”
Ritirato, invece, dal consigliere Esposito, l’Ordine del Giorno proposto sul “Natale sospeso”.