Esplode abitazione a Venafro, indagano i Carabinieri
30 Dicembre 2021(PressMoliLaz) Venafro (IS), 30 dic 21 Nella notte tra il 19 ed il 20 dicembre 2021 all’interno di una abitazione sita in Venafro si è verificato un incendio che, dopo averne divorato l’interno ed il tetto, ha cagionato l’esplosione della bombola di gas della cucina, completando la devastazione dell’’immobile.
L’assenza al momento del fatto dell’inquilina dell’abitazione ed il pronto intervento dei Vigili del Fuoco, unitamente al personale della locale Stazione Carabinieri e della Compagnia Carabinieri di Venafro impedivano che l’evento cagionasse vittime.
Non lontano dal luogo dell’incendio veniva inoltre rinvenuto un uomo con entrambe le mani gravemente ustionate.
Dai successivi accertamenti si appurava che l’uomo conosceva l’inquilina dell’abitazione oggetto dell’incendio, con la quale aveva avuto una burrascosa relazione sentimentale alla quale erano seguite da parte della donna, in passato, diverse denunce per atti persecutori, ed un provvedimento cautelare adottato su richiesta di questo Ufficio che imponeva all’uomo il divieto di avvicinamento alla donna, rimasto in vigore sino alla remissione delle querele da parte della vittima in considerazione del temporaneo riavvicinamento tra i due. La quiete apparente dei mesi successivi veniva quindi interrotta dalla nuova separazione della coppia e dalla ripresa dei comportamenti molesti e minacciosi dell’uomo, posti in essere da ultimo proprio alcuni minuti prima dell’incendio presso un bar di Venafro, come confermato dalla donna e da diversi testimoni.
Le gravi lesioni da ustione presenti sul corpo dell’uomo e gli episodi di stalking sopra menzionati inducevano i militari intervenuti a sottoporre ad arresto il presunto responsabile in condizioni di quasi flagranza per i reati di incendio doloso ed atti persecutori, provvedimento che veniva prontamente convalidato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Isernia su richiesta di questa Procura della Repubblica, con conseguente sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere, non ancora eseguita in quanto lo stesso veniva ricoverato presso il locale nosocomio, piantonato da personale delle FF.OO., al fine di ottenere le cure necessarie.
Il presunto responsabile anche dopo l’adozione della misura cautelare potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi procedurali previsti dal c.p.p. . Mentre proseguono le indagini, a prescindere da quello che sarà l’esito processuale della vicenda di cui sopra, si ritiene doveroso ancora una volta sottolineare l’importanza della pronta denuncia degli episodi di molestia, minaccia e violenza da parte delle vittime di ogni genere, al fine di permettere un pronto ed efficace intervento delle Autorità a tutela delle persone offese.