Il sindaco di Roccasecca rilancia il suo invito a fare squadra: “Il futuro dobbiamo costruircelo noi”
1 Giugno 2022(PressMoliLaz) Roccasecca (FR), 01 giu 22 “Il tema dell’area vasta del Cassinate sta diventando comune a molti amministratori del territorio. Ne sono molto soddisfatto perché si può realmente aprire una nuova pagina di sviluppo per la nostra terra. E’ ora di allargare i confini della governance locale che non significa certo diminuire l’efficacia per le nostre comunità, al contrario, potenziarne le occasioni di crescita”.
A dichiararlo il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che evidenzia: “La posizione del sindaco di Castrocielo Gianni Fantaccione la condivido e la sposo appieno: il territorio si può risollevare amministrando in squadra. I Comuni dell’Unione Cinquecittà stanno facendo un ottimo lavoro in tal senso: dal progetto Respiriamo San Tommaso, al Grand Tour che vedrà le nostre città protagoniste il prossimo 2 giugno. Abbiamo ben compreso come l’unione possa fare la forza, come la capacità di fare sistema possa costituire una leva in più per determinare un cambio di passo per le politiche territoriali. Ragionare e programmare insieme è il futuro”.
“Ora però c’è da fare uno scatto in avanti – aggiunge Sacco – e fare in modo che questa visione diventi patrimonio comune dell’intero cassinate, traducendo in realtà un discorso avviato già da tempo. Sono certo che si siamo sulla buona strada perché il termine, “area vasta del cassinate”, sta diventando sempre più familiare a diversi amministratori. Va reso concreto e riportato nella pratica quotidiana, attraverso progetti e iniziative che si modellino con questo nuovo approccio. E la collaborazione che stiamo trovando con tutti i colleghi sindaci di quest’area credo sia di buon auspicio”.
“Proprio in queste giornate i comuni del Cassinate hanno ricordato la liberazione dalle truppe nazifasciste, l’arrivo degli alleati e il ritorno alla libertà – ha concluso Sacco – Avvenimenti che fanno parte della nostra storia e ci ricordano il comune destino di questo territorio. Il Cassinate oggi dovrebbe fare tesoro del passato, fare squadra e procedere unito per rilanciarsi. Da quelle montagne che guardano al mare e che rappresentano i nostri confini naturali, non arriveranno aiuti da altri paesi come nel 1944. Il futuro dobbiamo costruircelo noi, e possiamo farlo proprio con questo nuovo approccio di area vasta. E’ un dovere provarci”.