A Macchiagodena Simonetta Tassinari presenta “le donne dei calabri di montebello” vite femminili libere e anticonformiste Sabato 27 agosto 2022, alle ore 19
25 Agosto 2022PressMoliLaz.) Macchiagodena, 25 agosto 2022 – L’agosto di cultura, arte e spettacolo a Macchiagodena continua con la presentazione di un libro. Sabato 27 agosto 2022, alle ore 19, l’evento con Simonetta Tassinari, che porta nel paese della provincia di Isernia il suo romanzo Le donne dei Calabri di Montebello. Ancora un appuntamento con la lettura, rientrante nell’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”. La scrittrice racconta, all’interno della Torretta Medievale, pagine del suo ultimo lavoro editoriale dedicate a una nuova saga familiare italiana. Si inizia con l’introduzione e i saluti della presidente della Pro Loco di Macchiagodena, Anita Manocchio; poi il dialogo tra la protagonista Tassinari e la giornalista Miriam Iacovantuono.
Le donne dei Calabri di Montebello (Corbaccio Editore, 2021, pagine 540, euro18).
Una nuova saga familiare italiana. Anno Domini 1657. Elisabetta Calabri di Montebello, detta Betta bai, vive tra i boschi dell’Appennino tosco-romagnolo e sogna la vita fiorentina alla corte dei Medici. Il marchese Giangiacomo, suo padre, è uno scienziato in odore di eresia perché seguace di Galileo. Vedovo e immerso in studi che tiene segreti e in esperimenti che compie nelle antiche miniere di famiglia, ha affidato l’educazione della figlia alla propria sorella, suor Carmela del Gesù, al secolo Barbara Calabri, che vorrebbe sposare la nipote a un signore del luogo per poterle stare sempre vicino e non disperdere gli sterminati possedimenti. In una mattina di luglio, giunge però a villa Calabri un cavaliere: Filippo Salimbeni, nobile medico fiorentino, in viaggio verso Bologna per conto del granduca di Toscana. A cena Filippo conosce Elisabetta: è un colpo di fulmine, finalmente Betta bai può realizzare il sogno di trasferirsi a Firenze. Ma la capitale del granducato non è esattamente quel che si era immaginata.
La libertà di cui aveva goduto diventa ben presto un lontano ricordo nell’atmosfera bigotta di casa Salimbeni e in quella stantia di una corte e di una città in piena decadenza, con un marito sempre più distante e preso dalle sue ambizioni di medico. Dalla sua parte avrà sempre la zia che gli invierà in soccorso una vecchia e, per una suora, insospettabile conoscenza: Ludovico Manobruna, uomo di corte e libertino, grazie al quale Elisabetta riesce a farsi conoscere e apprezzare in città e, finalmente, a ipotizzare un futuro radioso per sé e per il figlio che sta per nascere e che riempie di gioia lei e Filippo. Ma nel «secolo di ferro» i pregiudizi e un’ortodossia soffocante si intrecciano ai destini delle persone mettendone a rischio la felicità e anche la vita stessa. Ambientato in un periodo pieno di suggestioni, il Seicento della decadenza di Firenze e dell’Italia intera, ma anche della rivoluzione scientifica, in bilico tra antico e moderno, Le donne dei Calabri di Montebello segue la storia di tre generazioni di una famiglia di antica nobiltà feudale e soprattutto quella di tre donne, Barbara, Elisabetta e Camilla, donne inserite nella loro terra e nel loro tempo, ma anche libere e anticonformiste, forti e romantiche, capaci di inseguire i loro sogni e di lottare per realizzare il loro destino.