Il Comune di Campobasso come socio onorario dell’O.S.M. è parte di un progetto che intende dare nuove opportunità ai giovani talenti locali
1 Settembre 2022(PressMoliLaz) Campobasso, 01 set 22 È stato presentato con una serata presso l’Aula Magna del Convitto Nazionale “Mario Pagano”, il nuovo progetto dell’Orchestra Sinfonica del Molise. Già a inizio agosto, il Ministero della Cultura aveva reso noti i primi elenchi delle istituzioni musicali ammesse alla triennalità FUS 2022-2024 e ai contributi FUS 2022 relativi alle prime istanze triennali. Tra i progetti finanziati è stato scelto anche quello dell’Orchestra Sinfonica del Molise della quale il Comune di Campobasso è, a tutti gli effetti, socio onorario con il suo sindaco.
E proprio il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, intervenuto all’evento, ha dichiarato:
“Il Comune di Campobasso ha sin da subito inteso essere parte integrante del progetto dell’Orchestra Sinfonica del Molise non solo perché la presenza sul nostro territorio di un’istituzione importante dal punto di vista della ricerca e della formazione musicale come il Conservatorio di Musica “L. Perosi” lo rendeva auspicabile e doveroso, ma anche e soprattutto perché la sostanza progettuale dell’Orchestra Sinfonica del Molise ha un obiettivo simile a quello che abbiamo noi come Amministrazione comunale, ovvero creare le basi perché ai giovani talenti locali venga data la possibilità di misurarsi competitivamente e professionalmente con altri artisti, attraverso un’esperienza formativa che, ad oggi ancora mancava in questa Regione.
Il progetto dell’Orchestra Sinfonica del Molise infatti, – ha aggiunto il sindaco – dedicherà grande attenzione al lavoro sul territorio in ambito educativo e sociale e il compito delle Istituzioni chiamate ad accompagnarla in questo percorso, sarà quello di incentivare e creare le condizioni perché vi sia un confronto e un dibattito sempre diverso e innovativo sulla cultura musicale, favorendo l’interazione, il dialogo, la collaborazione e lo scambio tra i diversi soggetti del sistema culturale, nel segno di una visione aperta e inclusiva dell’arte intesa nella sua accezione più ampia.”