Isernia multe sulle strisce blu, il giudice accoglie i ricorsi e condanna la Prefettura a risarcire le spese di lite La battaglia delle Associazioni e Partito comunista contro Aj Mobilità, Comune di Isernia e Prefettura

23 Dicembre 2022 0 Di

(PressMoliLaz.) Isernia, 23 Dic. 22  Incredibile ma vero!. Sebbene I giudici di pace di Isernia in continuazione accolgono i ricorsi degli automobilisti che ricevono multe per il parcheggio sulle strisce blu, imperterrite la società Aj Mobilità (che le gestisce), il comune di Isernia e la Prefettura (a cui ci si rivolge in 1° grado   per farli  annullare),  si continuano ad irrogare verbali di contravvenzione agli automobilisti  che parcheggiano   negli stalli blu.

Proprio qualche giorno fa è uscita l’ennesima ulteriore  decisione del  GdP di Isernia che accoglie infatti il ricorso di un  ricorrente e condanna (udite.. udite) anche la Prefettura di Isernia a risarcire l’istante con una somma di denaro corrispondente alla tassa del contributo unificato dovuta da chi fa ricorso.  Le due Associazioni A.T.I. e Caponnetto insieme al Partito comunista dei lavoratori, hanno infatti diramato per la fattispecie  un duro comunicato stampa che qui  riportiamo integralmente:

Si rende noto che con Sentenza n.353/2022 del Giudice di Pace di Isernia, è stata annullata l’ennesima Ordinanza del Prefetto che aveva illegittimamente respinto il ricorso avverso l’illecita multa irrogata a fronte del giusto rifiuto di pagare il ticket sulle abusive strisce blu, con condanna della Prefettura a rifondere anche le spese di lite.

Stiamo predisponendo anche un esposto alla Procura della Corte dei Conti perché tutte queste spese giudiziarie altrimenti evitabili siano poste a carico dei responsabili e non della collettività, là dove l’A.G. adita dovesse accertare il dolo o la colpa grave.

Il ricorso, presentato dal Coordinatore del Partito Comunista dei Lavoratori del Molise e supportato dall’A.T.I. (Associazione Tutela dalle Ingiustizie di Isernia) e dalla locale sezione dell’Associazione Antimafia “Antonino Caponnetto”, rientra ovviamente nella più generale lotta di interesse collettivo, intesa ad eliminare anche questa ulteriore macelleria sociale ereditata dalla precedente amministrazione delle destre.

Nondimeno essa è intesa a denunciare sul piano sociale e democratico anche il comportamento della Prefettura di Isernia che, come contestato nel ricorso accolto dal Giudice, nel caso di specie persiste nel disapplicare le norme di legge avallando tali multe illecite, peraltro con il conseguente raddoppio delle stesse.

Nel nostro ricorso, accolto dal Giudice, oltre alle eccezioni già da noi divulgate circa la illiceità amministrativa degli atti istitutivi dei parchimetri a Isernia, la inesistenza del titolo per imporre i ticket per assenza della delibera consiliare che determina la tariffa dal 2019 in poi, e del contratto di concessione alla società privata che li incassa (contratto comunque non stipulabile per illiceità degli atti presupposti), se ne è dovuta aggiungere un’altra.

Si tratta di un’eccezione di “bizzarria giuridica” ben descritta nel ricorso, là dove nell’Ordinanza del Prefetto n.2603/2022 a firma di una sua vicaria, si “motiva” addirittura che il mancato pagamento del ticket porrebbe a repentaglio l’incolumità pubblica e privata ! Incredibile, ma è veramente scritta riportata “motivazione”  alquanto bizzarra e singolare non solo sotto il profilo giuridico.

Il bello è che essa è acriticamente copiata dallo scritto che proviene dal Comune di Isernia da parte dell’ autore del rapporto sul ricorso, che a sua volta l’avrà però mutuata da fonti esterne e contrarie allo stesso Comune, visto che con l’ultima delibera della nuova Giunta Comunale n. 226/2022, giustamente, si afferma non solo l’illegittimità, ma anche l’inutilità delle strisce blu ed addirittura la loro dannosità sociale nel contesto cittadino, essendo funzionale solo agli interessi di profitto del capitale privato !

Vieppiù. Nel ricorso è eccepito che chi invia questo infondato rapporto alla Prefettura non ha titolo per farlo, visto che esso non risulta dirigente del servizio e cioè titolare di tale funzione ex art.107 TUEL, con l’aggravante che conferma le illegittime multe sui parchimetri in  violazione  delle direttive comunali suddette, ed accogliendo invece le tesi sballate della società privata che incassa i ticket !

Ma ci si chiede anche: cosa aspetta la nuova amministrazione ed il dirigente del servizio ad intervenire su tali rapporti inviati alla Prefettura e soprattutto ad ordinare lo spegnimento dei parchimetri, a fronte di tutte le illegittimità da noi dettagliatamente segnalate da tempo e confermate giudizialmente ?

ASSOCIAZIONE A.T.I. (Associazione Tutela dalle Ingiustizie) – Feliciantonio Di Schiavi

ASSOCIAZIONE CONTRO ILLEGALITA’ E MAFIE A. CAPONNETTO  Resp. Locale Romano De Luca

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI MOLISE  Tiziano Di Clemente