Ex-Unilever di Pozzilli. Micaela Fanelli “Basta attese e rallentamenti, c’è bisogno di risposte e atti
23 Febbraio 2023(PressMoliLaz) Pozzilli (IS), 23 feb 23 Da una parte il disinteresse del Governo nazionale, dall’altra, l’inerzia della Regione Molise, in mezzo il futuro del sito Unilever, il progetto di riconversione green e la certezza lavorativa per decine di famiglie, da mesi in attesa della firma dell’accordo di sviluppo per il Piano industriale della P2P (Packaging to Polymers, la nuova joint venture paritetica costituita da Unilever e Seri Industrial che ha acquisito tutti gli asset del sito ex-Unilever di Pozzilli). Che se non arriverà in tempi brevi, rischia di aggravare la situazione dei dipendenti in cassa integrazione e di far fallire la riuscita del Piano di investimento stesso.
Per “ricordare” a Toma e a tutto il centrodestra l’importanza di traguardare nel più breve tempo possibile l’avvio della riconversione della Unilever, ho protocollato in Consiglio regionale una specifica mozione per sollecitare Invitalia a licenziare immediatamente l’Accordo di sviluppo per il Piano industriale della P2P, promuovere l’apertura di un Tavolo Istituzionale interministeriale per seguire costantemente i procedimenti di attuazione del Piano, al fine della tutela dell’occupazione e della conferma di investimenti di sviluppo industriale della P2P e per garantire la Cassa integrazione fino all’effettivo avvio della produzione e degli investimenti nello stabilimento P2P.
La storia della riconversione della Unilever inizia il 1° novembre 2021, con la firma dell’accordo sindacale con tutte le parti sociali coinvolte per la nascita della P2P, che sanciva il passaggio di tutti i lavoratori dello stabilimento nella nuova società.
Un progetto di riconversione ambizioso spinto dalla Unilever, in joint venture paritetica con Seri Plast (controllata della Seri Industrial S.p.A., azienda quotata sul listino MTA di Milano), possibile anche grazie alla collaborazione con Governo precedente, di concerto con i sindacati confederali e con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico.
La nuova società denominata P2P dovrà gestire la graduale riconversione del sito Unilever, che sarà interamente dedicato alla produzione di plastica riciclata. La partnership prevede anche un accordo commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo, da parte della nuova società P2P, con un conseguente vantaggio competitivo dell’azienda sul mercato, e nel rispetto delle decisioni comunitarie e nazionali volte a ridurre l’inquinamento correlato all’utilizzo della plastica.
L’accordo prevede a regime l’assunzione di circa 200 addetti (senza contare l’indotto), che riconvertiranno l’impianto per il riciclo di materie plastiche da imballaggi post-consumo, con una capacità pari a 130mila tonnellate annue.
La P2P ha presentato, già da inizio giugno 2022, la domanda di finanziamento a Invitalia per l’attuazione del progetto, che prevede investimenti complessivi per 109,4 milioni di euro, contributi a fondo perduto per 38,4 milioni e un finanziamento agevolato di 43,7 milioni. Gli Accordi di sviluppo di Invitalia dovrebbero essere licenziati in 90 giorni, ma da oltre 6 mesi ancora non ci sono risposte concrete. Non è possibile far attendere così lavoratori in CIG e azienda. Se slittano i tempi di risposta slitta anche la riconversione industriale, con enormi danni per l’occupazione e la ripresa economica dell’area e del Molise.
Un progetto industriale che, completata la riconversione, porterà ad avere una struttura delle più avanzate in Europa per la produzione di plastica riciclata e l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici.
Questo rallentamento è inaccettabile. Sembra che Regione Molise, l’attuale Governo, con la delegazione parlamentare – forse troppo impegnati a tutelare le squadre di Serie A al posto dei lavoratori – si siano dimenticati di spingere per la ripresa occupazionale ed economica del nostro Molise. Per questo abbiamo presentato una mozione in Consiglio, per spingere sulla questione e con il PD nazionale, in Commissione Attività Produttive alla Camera, presenteremo interrogazione al Ministro delle Imprese e Made in Italy. Non possiamo più aspettare, il Molise non può aspettare.