La Vibac annuncia 126 licenziamenti, intervengono i sindacati di categoria
1 Marzo 2023(PressMoliLaz) Termoli (CB), 01 mar 23 Riceviamo e pubblichiamo: Ennesimo regalo ai lavoratori!!
Questa volta a farne le spese dovrebbero essere i lavoratori della Vibac di Termoli. Sembrerebbe che siano stati annunciati licenziamenti per 126 lavoratori su un totale di 142.
È noto come l’azienda a carattere mondiale produce principalmente nastro adesivo e mira ad essere leader nel suo campo, fornendo soluzioni in termini di prodotti alle industrie dell’imballaggio, della marcatura, fino al fai-da-te.
È chiaro che rimanendo solo 16 addetti nello stabilimento di Termoli, di fatto, si è decretata la chiusura dello stesso ( di questo sono consapevoli i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Confail).
I lavoratori sono già nel pieno di una cassa integrazione straordinaria che finirà a luglio 2023 ed era stata firmata perché erano necessarie alcune modifiche sostanziali (riduzione delle produzioni sulla Linea 4; rimodulazione delle altre linee con riduzione delle giornate lavorative settimanali che da sette su sette passavano a 5 su 7 solo per citarne alcune) ma non si era MAI parlato
di riduzione di personale anche se,nel frattempo, sono stati licenziati circa 50 interinali che costituivano circa il 25% della forza lavoro.
Rimane poco chiaro come si possa procedere ad un licenziamento collettivo con una cassa integrazione guadagni pagata dallo Stato e che prevede corposi interventi di ristrutturazione degli impianti.
Non siamo gli unici a ravvisare probabili requisiti di illegittimità.
Unico dato certo è che con 16 dipendenti l’azienda è destinata a soccombere ed a farne le spese, come sempre, saranno,in questo caso, le famiglie dei 142 lavoratori licenziati!
Noi comunisti di COSTITUENTE COMUNISTA, siamo vicini alle famiglie ed ai lavoratori che rischiano di vedere cancellati 30 anni di lavoro su un territorio già mortificato sul piano lavorativo. Ci auguriamo che le scelte che verranno adottate indichino il reintegro dei lavoratori ed il ripristino della condizione lavorativa antecedente a questa decisione. Vigileremo affinché tutto si risolva per il meglio e chiediamo ai responsabili regionali di vigilare su quello che, di fatto, potremmo definire un LICENZIAMENTO COLLETTIVO!!!