120 vent’anni dalla nascita di “Bcc, Abruzzo/Molise”, il credito cooperativo italiano del centro italia
25 Aprile 2023
di Redazione
(PressMoliLaz) 25 apr 23 “Centoventi anni della nostra Banca, la Banca più antica di Abruzzo e Molise”. Così il manifesto delle celebrazioni in calendario il prossimo 3 maggio in terra abruzzese per l’importante evento a 120 anni dalla nascita dell’importante istituto di credito risolutivo per il progresso socio/economico delle popolazioni abruzzesi e molisane. Trattasi di una fondazione risalente ai primi del ‘900 e che tanto ha inciso sull’evoluzione dei territori e delle popolazioni interessate. Per sottolineare l’evento sono in programma convegno, s. messa e concerto di primavera presso la Basilica Santa Maria dei Miracoli a Casalbordino (Ch), come da locandina allegata.
Da segnalare nella circostanza anche l’intervento di P. Giuseppe Cellucci O.M.I. parroco di Pozzilli (Is), autore della pubblicazione ” Don Epimenio Giannico, Un fiore nel Giardino Celeste”. Questi fu il principale fautore del nuovo soggetto socio/finanziario, appunto la “BCC Abruzzo Molise, Credito Cooperativo Italiano” e primo presidente del consiglio di amministrazione del 1903. Di seguito l’imminente intervento a Casalbordino del citato P, Cellucci : “ Correva l’anno 1903 quando il 3 maggio, nella casa parrocchiale di Santa Croce in Atessa, si riuniva un gruppo di emeriti cittadini per dar vita alla “Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti San Francesco d’Assisi “ . Tra i quindici soci promotori vi erano ben quattro sacerdoti tra cui Don Epimenio Giannico, “rettor curato” della stessa chiesa di Santa Croce, artefice principale dell’iniziativa e primo presidente. Il quadro storico in cui si inserisce la costituzione della “Cassa” era particolarmente stimolante.
Per rispondere ai fermenti nascenti tra la società agricola e quella industriale Papa Leone XIII promulgava nel 1891 l’enciclica Rerum Novarum in cui proponeva il superamento dei nascenti conflitti di classe attraverso processi di collaborazione da realizzare nell’ambito di un sistema corporativo ispirato a quello del periodo medievale.
La diffusione di questo documento ed il fermento culturale che esso suscita portano, nel mondo cattolico, al sorgere di tante iniziative di carattere solidaristico come la costituzione delle casse rurali aventi lo scopo di fornire ai ceti agricoli, soprattutto dei piccoli centri, supporto attivo per le loro iniziative economiche e di garantire loro una decisa forma di protezione dalla orrenda piaga dell’usura, che rappresentava un freno letale alla sussistenza di tantissimi produttori. Anche la “Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti San Francesco d’Assisi” di Atessa nasce, dunque, con questi intendimenti e la sua duplice natura di ente “morale” – ispirato fortemente ai principi cattolici – e di cooperativa al servizio dei tanti agricoltori della città trova magnifica sintesi nel primo Presidente Don Epimenio Giannico, sacerdote e membro di una storica famiglia atessana, e quindi profondo conoscitore dei bisogni e delle aspirazioni del mondo contadino. Le “Casse Rurali” oggi denominate “Banche di Credito Cooperativo” nascono dunque da una necessità e da un’utopia. La necessità di permettere al maggior numero possibile di persone di ottenere prestiti a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle praticate dalle banche tradizionali.
L’utopia di riuscire a far procedere insieme, ogni giorno, impresa e solidarietà, attenzione alle persone e capacità di autofinanziamento. La crisi ci ha dimostrato che il ritorno all’essenziale è più che mai necessario: il Credito Cooperativo non ha mai smesso di guardare all’economia vera, ha sempre considerato centrale l’attenzione alla persona e ai suoi bisogni, nella consapevolezza che l’economia non è fatta di carta ma di persone con idee, esigenze, speranze, gente da ascoltare per far crescere, famiglie, aziende e progetti. Oggi la BCC Abruzzo e Molise opera in due regioni (Abruzzo e Molise) contando numerose filiali sul territorio di competenza e dal 2019 appartiene al Gruppo Cassa Centrale Banca, tra i primi gruppi bancari in Italia per attivo e solidità patrimoniale. La quasi totalità (il 95%) del risparmio raccolto nella comunità locali viene impiegato a favore delle stesse con l’obiettivo di generare un circolo virtuoso di economia e sviluppo”.