Il reato penale per l’omicidio sul lavoro richiesto dall’opinione pubblica
5 Settembre 2023
di Redazione
(PressMoliLaz) Venafro (IS), 05 set 23 Tragedie su tragedie a livello nazionale senza soluzione di continuità purtroppo in tema di morti sul posto di lavoro. Le più recenti in ordine di tempo : i cinque giovani operai di età compresa tra i 22 e i 55anni investiti dal treno mentr’erano a lavoro a Brandizzo sulla linea ferroviaria Torino/Milano e lo sfortunato molisano 46enne nativo di Venafro e residente a Roccaravindola/Montaquila (Isernia) Antonio Di Lallo, folgorato dall’alta tensione mentre era intento alla lavorazione del pomodoro a Castel di Sangro in Abruzzo. Vite spezzate e tragedie autentiche, in aggiunta alle tant’altre sempre sul lavoro verificatesi in precedenza un po’ dappertutto in territorio italiano.
A seguito di tali ultimi tristi episodi che hanno distrutto vite umane e famiglie si sono mossi opinione pubblica, forze politiche e sindacati, “toccati” appunto da morti tanto atroci, tanto da indurre più di uno ad avanzare la proposta di prevedere nel nostro Codice il riconoscimento del reato penale di omicidio sul lavoro, oggi inesistente. L’innovazione si spera possa essere un deterrente a così immani tragedie e per tutelare maggiormente chi è al lavoro e i loro congiunti e familiari. Intanto, con assoluto senso civico del dovere e portando la massima attenzione al prossimo che lavora, è urgente fermare un trend così luttuoso.