Il Molise piange la scomparsa del grande benefattore prof. Carlo Gilardi
24 Ottobre 2023
(PressMoliLaz) 24 ott 23 Finalmente sono finite le sue tribolazioni umane e può adesso recuperare il suo “io” là dove il Buon Dio, che tutto vede e provvede, l’ha di certo meritatamente accolto alla luce della sua profonda semina socio/umanitaria nel corso della propria esistenza terrena, intrisa di cultura, senso sociale, aiuti per i bisognosi e vicinanza a persone in difficoltà. Vita umana del prof. Carlo Gilardi, ultranovantenne del Comasco, purtroppo conclusasi non secondo la sua rieterata volontà, più volte “gridata” sempre compostamente e giammai ascoltata da chi sino all’ultimo ostinatamente non ha saputo porre attenzione al suo caso esistenziale. E così il buon docente ha terminato la propria vita non già come avrebbe tantissimo desiderato farlo, ossia in piena libertà autodecisionale tra i propri terreni, la casa di proprietà e gli animali da cortile che tanto amava, bensì in un hospice da dove chiedeva insistentemente di uscire, senza però essere ascoltato e finalmente esaudito.
Persona buona e benefattrice, si scriveva, l’anziano professore ed anche dal Molise, esattamente da Venafro, non sono mancate bellissime espressioni musicali di vicinanza socio/umanitaria a significare spessore e valenza socio/umanitaria del personaggio, che purtroppo però ha concluso la propria parabola terrena come non avrebbe voluto e desiderato.
Diffusasi la notizia del suo trapasso non si sono fatte attendere le toccanti e sentite manifestazioni di piena e tutta solidarietà per l’anziano dalla sua zona di nascita e residenza. Tra le tante, ecco quanto si legge a firma del “Comitato Libertà per Carlo Guidi” : “Dopo anni di ingiuste sofferenze per tornare libero, hai dovuto morire diversamente ! Eppure vivevi in un Stato dove istituzioni & C. osano ancora parlare di diritti e libertà. Ora sei in un posto certamente migliore con persone speciali come te. La tua grande bontà ci doveva essere d’insegnamento ed invece una pessima società non l’ha compresa e l’ha usata per tentare di giustificare k tua “deportazione”. Standoti vicino in questi ultimi giorni e guardandoti negli occhi, ci hai fatto comprendere fino in fondo quanto fossi n essere umano di grande statura morale. Dove sei ora non avrai più attorno ipocriti e traditori che hanno ignorato il tuo mai cessato grido di libertà. Carlo Gilardi tu hai insegnato in vita ed insegnerai anche dopo.
La triste vicenda che ti hanno costretto a subire ignorando le tue ripetute richieste di libertà, esasperandoti per anni, finanche facendoti desiderare più volte di morire, è un’eclatante dimostrazione di dove possa spingersi l’insensibilità e la cattiveria umana. Ancora una volta perciò ti chiediamo perdono con il cuore in mano e con le lacrime per quello che questa triste società ti ha causato. Ti vogliamo bene ! Sarai sempre nei nostri cuori !”. E dal Molise quanti hanno solidarizzato con la difficile vicenda esistenziale del prof. Carlo aggiungono con un sorriso di pietosa soddisfazione : “Ti abbia con sè il buon Dio, che ama avere accanto persone buone che hanno fatto il bene !”.