L’impatto da inceneritori. Le preoccupazioni nel venafrano

14 Novembre 2023 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Venafro (IS), 14 nov 23 Gl’inceneritori presenti nell’area venafrana sarebbero potenziali responsabili d’inquinamento ambientale, dal che la necessità di opportuni controlli. Il loro impatto cioè ritenuto dannoso per ambiente e persone. Tanto sostiene il venafrano Gerardo D’Agosto, attento a tematiche ambientali e sostenitore di iniziative atte a proteggere il territorio e quanti vi risiedono e lavorano, iniziative però -a detta della persona citata- che non avverrebbero nella maniera dovuta, nonostante gl’interventi nel merito posti in essere.

Ecco quanto il D’Agosto sostiene circa il delicato tema dell’impatto da inceneritori nel Venafrano : “In quanto ad inceneritori il nostro Paese è in procedura d’infrazione (nostro limite di 25 microgrammi per metro cubo i PM2.5 contro i 15 come da UE)”. Lo stesso D’Agosto cita quindi riferimenti storici sull’argomento: “Nel V° sec a.C. -puntualizza il nostro- il primo principio della termodinamica asserisce che “nulla si crea, nulla si distrugge ; nel 18° sec. d.C. il chimico-fisico  A.L. de Lavosier aggiunge che “ … nulla si trasforma”. Ancora da Gerardo D’Agosto tesi d’attualità sul tema: “Il prof. Montanari asserisce che la massa di rifiuti solidi urbani si raddoppia nel mentre trattata per aggiunta di altri elementi chimici ; che filtri riescono ad abbattere parte delle polveri primarie filtrabili, nulla potendo avverso quelle primarie condensabili e secondarie.

Lo studio del CNR di Pisa definisce nella sua introduzione la nostra area territoriale come “conca venafrana. Sul ritardo in pubblicazione delle risultanze da caratterizzazione delle polveri sottili effettuate da ISPRA ed ARPA Emilia Romagna è stato aperto procedimento penale. Da tutto ciò, se ne traggano le conclusioni”. A sostegno delle proprie preoccupazioni l’interlocutore fa riferimento a fonti attendibili ultime, quali la relazione ISPRA sulla Piana di Venafro e la relazione finale dello studio epidemiologico della stessa piana da parte del CNR di Pisa. Quindi l’invito finale del giovane : “Cooperiamo nel Bene Comune”.