Risposta al sindacato sul laboratorio di analisi di Agnone.

9 Gennaio 2024 0 Di

 

(PressMoliLaz.) Agnone, 09 Gen. 24   Riceviamo e pubblichiamo:

Un sindacalista della CISL FP   ha inviato una protesta ai vertici aziendale Asrem perché a suo dire il laboratorio analisi cliniche   di Agnone  è carente   di personale tecnico e dirigenziale.

In questa missiva però ci sono dei punti di forte dissenso con quanto affermato.  Infatti  i fatti riferiti non sono proprio come li riporta il sindacalista. E quanto scritto  non risponde alla pura realtà.  Ad iniziare dal numero del personale tecnico a disposizione del citato laboratorio analisi.

 Gli addetti qui dislocati in effetti sono tre (due infermieri ed un tecnico di cui due assenti, perché fruitori  di permessi consentiti dalla legge) sebbene per i prelievi il laboratorio debba soddisfare un numero esiguo di pazienti (30/35 max) che giornalmente si recano al laboratorio medesimo

Sulla scorta di questo   numero   così    basso, un solo tecnico sarebbe più che sufficiente a soddisfare le esigenze operative del laboratorio agnonese. Senza contare che dal “Veneziale” di Isernia   ogni giorno viene  inviato  un  tecnico di laboratorio (in aggiunta a quello che già c’è al Caracciolo). Oggi come oggi quindi i tecnici a disposizione del laboratorio di Agnone sono sempre più di uno! E la citata e invocata presenza di un dirigente sul luogo di lavoro invece non necessita perché quest’ultimo può validare a distanza i referti con il tecnico (TLSB) sul posto che fa controlli, manutenzione e calibrazioni.

Probabilmente   a lamentarsi dovrebbero essere proprio i  colleghi di Isernia, perché in quanto a numeri di pazienti da sottoporre a prelievi, essi sono in numero molto elevato (circa 200 al giorno) pur avendo a disposizione solo tre infermieri ed un  tecnico  (indispensabile) all’accettazione.

Per quel che riguarda la “biologa Carla Marinelli che solo un anno fa, trasferendosi dalla Toscana, aveva preso servizio a laboratorio Agnone”, se oggi è andata via potrebbe essere proprio perché, visto l’esiguità  dell’utenza non aveva un considerevole futuro professionale

Probabilmente in merito si consiglia (a chiunque) di fare una profonda accurata verifica vivendo di persona i reparti prima di pervenire a conclusioni affrettate e allarmistiche, anche al fine di valutare perché il P.O.C.T.  Celeretor (imponente macchinario) che esiste al Caracciolo da tempo  e che dovrebbe funzionare H24, guarda caso,  spesso va in tilt.

 

(POCT): Per Point Of Care Testing  si intendono analisi decentrate, ossia eseguite in prossimità o presso il punto di cura o di assistenza del paziente, in modo da rendere il risultato disponibile immediatamente o in un breve lasso di tempo.