Celli: scuole vandalizzate nel Municipio VI segno crescita disagio sociale Lo sostiene il presidente dell'Assemblea Capitolina Svetlana Celli.
10 Gennaio 2024
(PressMoliLaz) Roma, 10 Gen 24 “Mense, palestre e laboratori distrutti in molte scuole del Municipio VI. La devastazione, le attrezzature rubate, i giochi rotti fanno male al cuore. L’ennesimo caso di vandalismo è il segno di quanto sia in crescita il disagio sociale. E quando il bersaglio è una scuola il bersaglio siamo tutti noi, perché la scuola è di tutti. Dobbiamo fare di tutto perché si riconosca la scuola come luogo di incontro, cultura e interazione, presidio sociale e strumento di inclusione.
Roma Capitale con il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) ha destinato oltre 200 milioni di euro per 111 interventi in altrettante scuole, divise fra 21 asili nido, 19 scuole materne, 42 scuole elementari e 29 scuole medie. Nel solo Municipio VI partiranno presto i lavori su 12 scuole ed avremo entro il 2026, data prevista per la conclusione dei lavori, scuole meno inquinanti, più calde in inverno e più fresche nella bella stagione, con la messa a norma di impianti termici ed elettrici e l’istituzione di procedure di manutenzione efficaci.
Ma non ci si può limitare alla progettazione ingegneristica degli interventi. Serve affiancare una programmazione di attività da offrire nel territorio circostante le scuole. Ridiamo alla scuola una missione educativa adeguata al contesto sociale. Non c’è più tempo da perdere, è urgente l’attivazione di percorsi nuovi finalizzati a consolidare un rapporto positivo tra le scuole e il territorio. La scuola non solo presidio educativo/formativo ma come presidio sociale.
Da sempre mi sono battuta in favore dell’utilizzo delle palestre scolastiche da utilizzare per le attività sportive dei ragazzi del quartiere fuori dall’orario curricolare, oggi aggiungo che occorre integrare con laboratori di incentivazione culturale e artistica. La scuola deve e può svolgere una funzione di ‘cerniera sociale’ sui territori. La semplice attività didattica non è più sufficiente. Il motto deve diventare ‘con le scuole, nelle scuole e intorno alle scuole’. Faccio un appello alle parrocchie, alle associazioni sociali e sportive, non possiamo perdere più tempo, proviamo a metterci in gioco e andare oltre la denuncia e lo sdegno. Discutiamo e agiamo per contribuire a realizzare gli obiettivi necessari a rendere la scuola una risorsa della comunità intera”.