Truffa del Superbonus da 16,5 milioni di euro

23 Gennaio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Campobasso, 23 Gen 24 Nella giornata del 18 gennaio scorso, personale della Guardia di Finanza di Campobasso, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, ha dato esecuzione, a seguito di apposito provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Campobasso, al sequestro di crediti d’imposta giacenti sui cassetti fiscali di numerose società e persone fisiche in relazione ad ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e fatturazioni per operazioni inesistenti per circa 16,5 milioni di euro.
Di fatto, il provvedimento rappresenta l’epilogo di complesse indagini, svolte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Campobasso in stretto coordinamento con questo Ufficio Giudiziario, che permetteva di disvelare un articolato sistema fraudolento, perpetrato mediante l’utilizzo coordinato della contabilità di taluni soggetti economici (aventi sede anche in Molise), finalizzato a simulare la sussistenza dei requisiti necessari per l’ottenimento delle agevolazioni previste dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto rilancio) e la costituzione di ingenti crediti d’imposta fittizi sulle citate piattaforme telematiche.
All’esito delle attività d’indagine, tra l’altro, venivano deferiti all’A.G. gli
amministratori di fatto, residenti nella provincia di Benevento, di due società con sedP nel Capoluogo, per la crea zion e dei falsi erediti d’imposta per complessivi circa 12,5 milioni di euro, con la successiva cessione dei medesimi a favore di soggetti giuridici conniventi e la parziale monetizzazione degli stessi presso “Poste Italiane S.p.A.”, totalmente ignara dell’illecita provenienza.
Oltre ai suindicati crediti, il Giudice per le indagini preliminari accoglieva altresì la richiesta di questa Procura dell’ulteriore misura di sequestro preventivo in via diretta, funzionale alla confisca, anche nella forma per equivalente, di immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per circa 4 milioni di euro, nei confronti di tre persone fisiche collegate al contesto investigativo. In particolare, il sequestro preventivo disposto sui beni nella disponibilità degli indagati volto a conservare il profitto del reato ai fini della successiva confisca, si inserisce nel contesto delle linee di intervento di questa Procura delle Repubblica volte alla repressione dei reati da realizzarsi, non soltanto intervenendo sui presunti autori, ma anche aggredendo i beni che ne costituiscono il profitto; questo in un’ottica di deterrenza e di recupero alla collettività di quanto illecitamente acquisito, avvalendosi del contributo specialistico della Guardia di Finanza.
Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini prelipiinari, nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, in ottica difens va, tutti i rimedi processuali, previsti dal codice di rito.