Isernia e caro bollette: contestata anche la Grim

1 Marzo 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Isernia, 01 Mar 24 Il Partito Comunista dei Lavoratori del Molise, unitamente all’A.T.I. (Associazione Tutela dalle Ingiustizie di Isernia), all’Associazione antimafia “A. Caponnetto” , e nel sostegno al Comitato contro il carobollette di Emilio Izzo, comunica gli esiti di “mancata conciliazione” da parte di alcuni utenti di Isernia da noi supportati contro la GRIM, negli “incontri” tenutisi con la mediazione infruttuosa dell’ARERA, circa le eccezioni di illegalità contestate sulle bollette emesse dalla GRIM per i consumi del II semestre 2022.
Le contestazioni di illegalità riguardano precipuamente:
1)- tariffe idriche più che raddoppiate per le fatture del II semestre del 2022 in totale contrasto con la delibera di giunta comunale di Isernia n.71 del 29/11/2022 che invece le ha dimezzate, disponendo che la GRIM avrebbe dovuto conguagliarle al ribasso nel saldo finale annuale 2022; inapplicabilità in ogni caso delle suddette tariffe più elevate fatturate da GRIM per omessa pubblicazione della presunta delibera del Comitato d’Ambito n.17/2022, solo citata in qualche sito, ammesso per assurdo che potesse scavalcarsi quella del Comune per il 2022;
2)- illegale moltiplicazione della quota fissa per il numero componenti il nucleo familiare, mentre essa è unica; ed anzi al contrario vanno attuate le fasce di perequazione che rendono a parità di mc più bassa la tariffa man mano che il nucleo familiare aumenta;
3) – mancato conguaglio a credito dell’utente nella fattura GRIM, degli indennizzi automatici imposti dalla norma e dalla carta dei servizi, per avere la GRIM ritardato l’emissione delle fatture oltre il triplo dei tempi standard della stessa carta dei servizi e per aver omesso persino la risposta ai reclami;
4)- carenza di diverse informazioni previste dalla Statuto del contribuente e dalla carta dei servizi.

A seguito dell’ “l’incontro” gli utenti pongono anche un problema di democrazia nella gestione idrica, contestando al rappresentante della GRIM di averla solo gettata solo in caciara, con una sprezzante totale chiusura al dialogo ed al ragionamento serio.
Di qui la nostra piattaforma in prospettiva di creare un’azienda speciale pubblica e socialmente controllata per la gestione delle acque molisane, ribaltando l’attuale assetto antisociale ed antidemocratico, a cui inauditamente ha aderito anche il Comune di Isernia con la giunta liberal-progressista.
Dunque sotto il profilo tecnico, non rimane che ricorrere al Giudice di Pace di Isernia per ottenere giustizia con l’annullamento e/o il ricalcolo al ribasso delle fatture errate.
Ma la giustizia nel capitalismo è troppo onerosa per le fasce popolari: per questo da un lato attiveremo dei ricorsi “in proprio” che, se vittoriosi, cercheremo estenderli a tutta l’utenza delle fasce popolari, dall’altro continueremo a pressare il Comune di Isernia quale componente dell’EGAM e della GRIM, per l’autotutela/correzione d’ufficio delle bollette, così come già richiesto a seguito dell’ultimo incontro presso la Prefettura di Isernia, che riguardava le errate ingiunzioni del periodo dal 2013 al 2019.
Una battaglia sociale che cercheremo di estendere in tutto il Molise contro questa sostanziale speculazione e privatizzazione della gestione idrica, da ribaltare senza se e senza ma.