Oli d’Italia 2024: un viaggio sensoriale alla scoperta dell’eccellenza dell’oro verde italiano nelle sue molteplici sfumature
18 Aprile 2024
(PressMoliLaz) 21 Apr 24 Prodotto principe ed elemento cardine della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva non è soltanto un condimento riconosciuto per i suoi numerosi effetti benefici sulla salute, ma rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e gastronomico, simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana. Con la Guida Oli d’Italia dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione e quest’anno con il sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, la quinta in doppia lingua, italiano e inglese, presentata oggi al Sol&Agrifood di Verona, che si svolge in contemporanea con Vinitaly, Gambero Rosso traccia una mappa che vuole celebrare la ricchezza e la diversità delle varietà di olive e di oli presenti nel nostro Paese, evidenziando le peculiarità di ogni regione, con l’esclusione solo di Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, e valorizzando le storie dei produttori che portano avanti con passione e dedizione la tradizione millenaria della produzione olearia: dalla rinomata Taggiasca ligure, alla robusta Leccino, passando per la Frantoio e la vigorosa Carboncella fino alla Ogliarola, tipica della zona barese, garganica e salentina.
“Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi” commenta Stefano Polacchi, curatore della Guida. Sono 389 le aziende produttrici per 679 etichette di extravergine valutate e inserite nella Guida, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni, risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione per individuare il gusto più sublime ma anche riconoscere un maggiore impegno verso la sostenibilità, in un’economia globale che si fa concorrenza sul fronte dei prezzi più bassi. “L’Italia si trova oggi a competere con prodotti di origine comunitaria che privilegiano la quantità alla qualità e riescono a praticare prezzi di vendita inferiori. Ma la qualità e la lunga tradizione olivicola del nostro Paese va riconosciuta e valorizzata sostenendo, anche attraverso interventi politici, i nostri agricoltori, ambasciatori della qualità nel mondo” aggiunge Polacchi.
“Banca Monte dei Paschi di Siena si unisce a Gambero Rosso per promuovere e sviluppare il settore agroalimentare italiano” dichiara Maurizio Bai, Vice Direttore Generale Commerciale Vicario di Banca Mps. “L’olio extravergine è un emblema della cultura e dell’agricoltura del Paese. La collaborazione per la ‘Guida Oli d’Italia’ dimostra come la nostra Banca si dedichi al sostegno della qualità e dei distretti rurali. Ogni giorno infatti supportiamo le imprese agroalimentari e la DOP Economy nel loro percorso di crescita, anche a livello internazionale, con un’offerta specializzata orientata alla sostenibilità economica e ambientale.”
Cinque le fasce di prezzo considerate, dagli oli con prezzo inferiore ai 10 euro ai prodotti più eccellenti anche oltre i 30 euro al litro. La Guida offre anche indicazioni dei produttori di olive da mensa e delle aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna per un’informazione completa ed esaustiva. I singoli extravergine sono stati valutati anche per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.
Gli oli del Molise
Piccolo ma sempre più grande, famoso per la sua attenzione rivolta alla cultura dell’olio celebrata più volte nel corso dei secoli, il Molise vanta 8 insegne di cui 4 eccellenze che hanno raggiunto il punteggio pieno, conquistando l’ambito riconoscimento delle Tre Foglie.
Le Tre Foglie:
Andrea Caterina, Ururi (CB), con il suo Montesecco Monocultivar Peranzana BIO, è una bella realtà agricola situata a poca distanza da Larino. La proprietà si sviluppa su una dozzina di ettari dove sono presenti 3.500 olivi delle tipiche varietà locali. L’azienda acquista anche olive selezionate, che vengono poi trasformate nell’impianto di proprietà.
Ernesto Di Muccio, Venafro (IS), con il suo Licinius Monocultivar Aurina è una piccola e solida realtà familiare che affonda le sue radici nel 1948 e che si è sempre occupata di olivicoltura: oggi è guidata da Ernesto Di Muccio e dispone di 2 ettari di oliveto, con 635 alberi prevalentemente della varietà Aurina.
Marina Colonna, San Martino in Pensilis (CB), con il suo Molensis XXV è uno dei più solidi punti di riferimento molisani, anche a livello storico, per l’extravergine di qualità. Una realtà di 155 ettari di cui 55 dedicati alle 15.000 piante di olivo. Produce anche oli aromatizzati, olive da tavola, sughi e passate di pomodoro, paté di ortaggi, capperi sotto sale, pomodorini semisecchi.
Terre del Gusto, Ururi (CB), chiude il cerchio con il suo Il Cipresso Monocultivar Gentile di Larino. Quella della famiglia Glave è una realtà familiare attiva dalla metà dell’800 che punta a valorizzare la varietà simbolo di questa zona, ovvero la Gentile di Larino, grazie alle 400 piante messe a dimora. Oltre all’olio l’azienda è attiva nella produzione cerealicola, olivicola, delle leguminose e degli ortaggi.