Truffa ad anziani, portati via oggetti in oro di oltre 20mila euro

11 Maggio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Campobasso, 11 Mag 24 Nelle corso della mattinata del 09 maggio 2024, in Napoli, i militari del locale Comando Stazione Carabinieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Campobasso su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un ventenne residente in Campania ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata in concOrso nei confronti di due coniugi anziani, residenti in questo capoluogo.
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa e meticolosa attività investigativa avviata agli inizi del 2024, coordinata da questa Procura e condotta dal citato reparto dell’Arma, a fronte del recrudescente fenomeno delle truffe in danno di soggetti deboli, come, per l’appunto, gli anziani.
Il modus operandi, prevede un primo contatto telefonico tra la vittima e soggetto il quale, presentandosi come un operatore “qualificato” (ad esempio, quale maresciallo dei carabinieri, avvocato, dipendente di Poste Italiane), manifesta l’urgente necessità che venga immediatamente consegnato del denaro per aiutare un parente della vittima a risolvere le disavventure più varie (arresto a seguito di incidente, blocco del conto corrente, ritiro di un pacco) in realtà mai avvenute. I truffatori, dunque, occupando la vittima in una conversazione telefonica, al fine di evitare che la stessa possa contattare il parente indicato per verificare la veridicità della richiesta, e facendo leva sulla prospettazione di pericoli imminenti, inducono la stessa a consegnare il denaro disponibile o i gioielli presenti in casa ad un emissario (un finto dipendente di uno studio legale o un impiegato del Tribunale), approfittando della scarsa lucidità che simili notizie possono generare in persone particolarmente vulnerabili.
Tali modalità sono state adottate dal soggetto destinatario della misura cautelare in argomento il quale, avvalendosi di complici non ancora identificati, dopo varie telefonate che lasciavano presagire un imminente arresto della figlia dei citati coniugi, si presentava presso la loro abitazione di Campobasso ove si faceva consegnare oggetti in oro per un valore di circa 20/30.000 euro.
La vicenda in questione rappresenta la “punta dell’iceberg” di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente ed il cui contrasto capillare è tra gli obiettivi di questa Procura; lo scrivente coglie l’occasione per rendere edotta la popolazione in merito all’esistenza di tali condotte, nonché sulla necessità di avvisare tempestivamente le locali Forze dell’Ordine ai numeri di emergenza 112 – 113 al verificarsi di casi simili.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.