Campidoglio, visita Papa Francesco: messaggio di benvenuto in Aula Giulio Cesare della Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli
11 Giugno 2024“Santità, bentornato.
E’ con profondo senso di gioia ed emozione che Le porgo, accanto al mio personale, i saluti dell’Assemblea Capitolina, donne e uomini che con responsabilità e sensibilità sono ogni giorno al servizio della collettività. Con passione portiamo avanti e rendiamo concreto il compito istituzionale e pubblico che ci è stato affidato dalle romane e dai romani.
La Sua presenza per noi è stimolo e motivo per rafforzare il nostro impegno e realizzare con piccole e grandi azioni quella che nell’Enciclica “Fratelli Tutti” è stata definita “la migliore politica”.
Mettendo al centro, e prima di tutto, la persona e il bene comune, guardando ai grandi obiettivi e alle sfide per lo sviluppo generale e, allo stesso tempo, ai più fragili, agli ultimi, con misure e interventi volti a garantire i diritti a chiunque.
E la Sua attenzione alle periferie, come ha fatto qualche giorno fa nel quartiere di Palmarola, è il messaggio più bello e concreto che il Vescovo di Roma possa far arrivare a ognuno di noi in termini di umanità e generosità.
Siamo felici della Sua visita oggi in Campidoglio: è la testimonianza più autentica e tangibile dell’affetto e della vicinanza alla città di Roma che si prepara in questi mesi all’Anno Santo. Insieme, stiamo mettendo in campo ogni sforzo per accogliere al meglio milioni di pellegrini.
Il Giubileo è un appuntamento prezioso per rinvigorire i valori della cristianità e promuovere lo spirito inclusivo, solidale e ospitale che ci contraddistingue da sempre.
Roma infatti è una città in movimento verso il futuro, ma ancorata saldamente alle sue tradizioni e alla sua storia millenaria.
Santo Padre, siamo in Aula Giulio Cesare, luogo più alto di dialogo e della vita democratica della nostra comunità.
Ed è da qui, da Roma, città Capitale d’Italia, che vogliamo raccogliere e sostenere con forza il Suo costante e doloroso appello per costruire una pace duratura, affinchè possa cessare il rumore delle armi in Ucraina, nel Medio Oriente e in tutte le zone di guerra nel mondo, perché sono troppe le vittime innocenti.
Perché odio, violenza, morte e sofferenza possano lasciare invece spazio ad un tempo nuovo di armonia, speranza, rispetto, fratellanza e convivenza tra popoli e culture.
Santità, Roma con sentimento di immensa gratitudine l’abbraccia e prega per Lei”.