Considerazioni dal centrodestra molisano sulla sconfitta alle amministrative di Campobasso

27 Giugno 2024 0 Di

 

 

 

(PressMoliLaz) Campobasso, 27 Giu 24 Da un elettore molisano di centrodestra pervengono le considerazioni che seguono, relative alle recenti elezioni amministrative di Campobasso, il cui turno di ballottaggio ha sancito l’avvicendamento tra centrodestra e centrosinistra (vittorioso) alla guida dell’ente municipale del capoluogo di regione. Quanto si leggerà testimonia il malessere nel centrodestra regionale e l’urgenza di apportare innovazioni drastiche in tale ambito politico, stante la recente sconfitta nel capoluogo di regione ed il presupposto     “imborghesimento” della classe dirigente di tale ambito politico.

“Un’autentica “botta”, leggi scoppola politica per il centrodestra per mano del centrosinistra, -si prende a dire dalla base del centrodestra molisano- quella sancita dall’urna al turno di ballottaggio per le sorti amministrative del capoluogo regionale e, aldilà di dichiarazioni e prese di posizioni di vincenti e sconfitti, resta la delusione della destra molisana che non presagiva affatto tale esito.

Il primo voto infatti aveva visto in testa il centrodestra che però non riusciva a superare la fatidica soglia del 50%, dal che la necessità del ballottaggio che ha sancito seppure con uno scarto ridotto di voti il passaggio dello scettro del timone municipale campobassano nelle mani del centrosinistra, ribaltando così il primo esito elettorale e le previsioni della vigilia”.

In questa sede si prova assai modestamente ad interpretare l’accaduto, riferendo il giudizio di tanti elettori del centrodestra molisano ed entrando nel merito di quanto appena sancito dall’urna campobassana. “E’ una sconfitta elettorale bella e buona -è quanto si afferma in tutta convinzione a destra- senza scusanti e senza rincorrere ipotetiche soluzioni di ribaltamenti.

Si è perso e, oltre ad ammetterlo in piena e responsabile convinzione, si deve partire esattamente da tale sconfitta se s’intendono ritrovare gl’entusiasmi smarriti e recuperare l’elettore che ha girato le spalle, guardando e votando altrove”. Il prosieguo delle esternazioni : “Occorre chiedersi perché mai l’elettore di Campobasso ha tanto deciso, lasciando il centrodestra.

Evidentemente  non ha ritenuto del tutto affidabile il centrodestra stesso, inutile nasconderlo. Colpa dei singoli o responsabilità della politica di destra in generale? Tanti di noi, semplici e comuni elettori, pensiamo che sia dipeso da un insieme di concause.

Sia i singoli che non hanno risposto alle aspettative né hanno saputo interpretare le attese e sia la politica di destra in generale che negli ultimi tempi ha mostrato limiti evidenti. Si provi perciò a trovare soluzioni concrete aldilà delle pur belle parole. Certo, occorre essere pratici e concreti, affinché la lezione elettorale ricevuta domenica e lunedì scorsi serva a qualcosa.

Ecco allora la proposta che arriva dalla base politica di centrodestra, dura ma assolutamente opportuna : si dimettano congiuntamente tutte le segreterie, i segretari e i referenti dei partiti del centrodestra, perché evidentemente non più in grado e nelle condizioni di “leggere” la situazione politica regionale ed avviare le soluzioni dei diversi problemi in atto, dalla sanità ai trasporti, dall’occupazione all’economia molisana in generale. Tali signori si sono come “imborghesiti”, cullandosi e beandosi dei successi elettorali precedenti, ma perdendo di vista le attese della gente comune.

E’ mancata cioè la cosiddetta ed utilissima politica tra la gente come si faceva intelligentemente un tempo, preferendo i tanto decantati ed inutili “tavoli politici” tra i vertici di partito, perdendo però nel contempo il rapporto diretto con l’elettore e con le sue aspettative.

Ed alla fine questi, l’elettore, si è comportato di conseguenza !”. Ed allora ? “Opportune e necessarie, è bene ribadirlo, le dimissioni dei vertici della coalizione del centrodestra molisano e sua rifondazione totale, se si vogliono ritrovare entusiasmi, voti ed elettori. Lo dice la realtà delle cose e guai a far finta di nulla !”. Idee chiare sul da farsi, sempre che si sappia e si voglia attuarle.