PCL Molise: ” presentate le nostre osservazioni contro la vessazione antisociale delle strisce blu “

27 Settembre 2024 0 Di

 

 

 

 

(PressMoliLaz) Isernia, 27 Set 24 Riceviamo e pubblichiamo: “Sostanziale è la condivisione per gli obiettivi volti a favorire il contenimento dell’inquinamento, a potenziare il trasporto pubblico o mezzi alternativi all’automobile privata a tutelare le condizioni dei diversamente abili o delle donne gravidanza.
Le osservazioni da noi depositate si sono dunque concentrate sulla vessazione sociale delle “strisce blu” ereditata dalla nefasta destra isernina, unitamente all’A.T.I. e all’ Associazione Antimafia Caponnetto: abbiamo preso atto dell’aspetto positivo del nuovo piano là dove prevede drastico taglio degli stalli a pagamento (portati a 189 da oltre 800), la riduzione di tariffe e fasce orarie, come accoglimento di buona parte delle nostre rivendicazioni.
Tuttavia, con argomentazioni articolate, abbiamo rinnovato alcune osservazioni qui in sintesi riportate.
IN VIA PRINCIPALE per l’abolizione totale delle strisce blu, attesane l’inutilità e la dannosità nella specifica realtà di Isernia, accertata con criteri scientifici anche nella stessa delibera G.C. n.59/2023 nella quale si dichiarava:
– la finalità volta al solo profitto del capitale privato tanto più rispetto alla quantità spropositata installata dalla precedente nefasta giunta di destra, dunque fuori dalle finalità di pubblico interesse;
– la dannosità non solo sociale ma anche rispetto al maggior inquinamento ad esempio per le auto indotte inutilmente a circolare di più e spesso a vuoto alla ricerca del posto non tariffato, nel mentre gli stalli blu rimangono liberi sino alle 20.00.
Inoltre, abbiamo osservato che il piano nuovo sarà inattuabile se prima non si spengono gli attuali totem su oltre 800 stalli: rinnoviamo perciò la richiesta di abolirli immediatamente, in quanto come accertato dalla delibera citata n.59/2023 sono illegittimi poiché non previsti dal previgente piano del traffico, oltre che per tutte le altre illegalità da noi eccepite ed accolte in sede giudiziale (ricorsi vinti contro le multe illegali).
Infatti l’attuazione del nuovo piano non può subordinarsi al consenso della società privata (a cui peraltro si è contestata la legittimità del bando di affidamento) né può essere mediata da tale interesse privato di profitto, come il Comune ha annunciato di voler fare errando gravemente.
In via subordinata, se si confermassero i 189 stalli blu, si chiede di ridurne ulteriormente l’impatto sociale-tariffario prevedendo le seguenti misure:
A)- abolire la parte in cui si lascia la facoltà alla amministrazione di aumentare la tariffa oraria del 30%;
B)- togliere limiti alla facoltà amministrativa di ridurre la tariffa proposta dal piano;
C)- prevedere il frazionamento della tariffa oraria, senza imporre il minimo obbligatorio;
D)- ridurre la tariffa oraria proposta di base da 60 centesimi orari a 30 centesimi orari;
E) – ridurre la tariffa unica proposta da euro 3,00 ad euro 1,00 (nella realtà più grande del centro di Campobasso la tariffa unica è di 1,5 euro – dopolavoro ferroviario);
F)- ridurre l’abbonamento mensile da € 30,00 ad € 6,00, e comunque effettuare perequazioni in base all’ISEE per i comuni redditi di lavoratori – dipendenti e autonomi o pensionati ;
G) – eliminare l’indicazione punto 5.4 “ …Tariffe eccedenti i limiti indicati potranno comunque essere adottate laddove siano giustificate sulla base dei costi di gestione e dei costi da sostenere per la riapertura degli impianti”, illegittima poiché l’ esercizio del potere in questione esclude le finalità di profitto; inoltre potrebbe costituire pretesto di incremento tariffario (comunque non legittimo);
H) – limitare la sosta a pagamento o soggetta al limite orario, nella sola fascia oraria dalle 9.00 alle 13.00, e dal lunedi al venerdì.
I)- non attivare, in ogni caso, i 189 stalli a pagamento sin quando non vengono attuati i pur giusti indirizzi contenuti nel piano, di incrementare i parcheggi gratuiti con apposite operazioni di creazione di spazi non a pagamento, tenendo altresì conto del rispetto dei parametri urbanistici di legge di riserva nel rapporto tra cubatura residenziale, abitanti dell’area e numero di parcheggi gratuiti minimi da garantire.
L)- prevedere esplicitamente l’esenzione per disabili ed altre condizioni personali meritevoli di tutela particolare e specifica, ancorché già previste dalle norme.”